3 letture divertenti su maternità, gravidanza e genitorialità

Silvia Sai

3 letture divertenti su maternità, gravidanza e genitorialità: un fumetto, un albo illustrato, è una raccolta di 42 racconti!

La genitorialità può essere molto faticosa, diciamolo. Diventare mamme (e papà) è sì una gioia infinita ma molto spesso scombussola equilibri, affatica il corpo, destabilizza consuetudini, stravolge relazioni, ma soprattutto inietta nelle nostri menti e nei nostri cuori un ammasso di emozioni contrastanti e dubbi amletici.

Chi ci è già passato lo sa bene. Chi invece sosta in quella sottile linea di confine tra il prima e il dopo, magari con un pancione in crescita o un pupetto appena nato tra le braccia, può solo intuire con curiosità e spavento, la grande rivoluzione in atto.

E non che quando i figli crescono, diventando piccoli grandi uomini pieni di domande e perché, la faccenda diventi meno complessa!

Moltissimi sono i libri, tra cui anche diversi albi illustrati, che raccontano le gioie e le fatiche della genitorialità, alcuni con toni poetici e commoventi (chi non conosce il bellissimo La prima volta che sono nata?).

Oggi vorrei parlarvi invece di letture divertenti sul tema, letture che aprono bei sorrisi, taluni agrodolci. Un sorriso, divertito o amaro che sia, è fonte di conforto, di evasione, ma anche di complice relazione con il proprio partner, e il proprio bambino.

Ho incontrato 3 libri che innanzitutto ho trovato perfetti per me, per ridere, sdrammatizzare, riflettere e imparare qualcosa, e allora ho pensato che sono perfetti come regalo, per una mamma in attesa, per una neo mamma, o per una coppia di genitori con figli già grandicelli.

Ho scelto di parlarne perché introducono esattamente tutto ciò che prima o poi ogni genitore si trova (almeno in parte) a vivere e pensare.
Leggendoli ci si sente meno soli.
Sono 3 libri diversi tra loro, albi, narrativa, fumetto, e tutti invitano a sorridere, ridere e riflettere.

 

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40 SETTIMANE – Cronache di una gravidanza, Glòria Vives Xiol, Settenove

40 sono le settimane di gestazione nell’uomo. A volte lunghissime, a volte piene di dolcezza, per alcune donne uno splendido ricordo (poi), per altre un periodo troppo faticoso da tenere in memoria.

Certamente, in queste 40 settimane, la donna si trova a sperimentare cose che mai aveva vissuto prima e forse mai più vivrà. E la cosa più bella è che i cambiamenti e le emozioni che porta con sé, sono condivisi da tutte le donne, e allo stesso tempo sono unici.

Leggendo questo bel fumetto edito da Settenove, ogni mamma troverà pezzi di sé e di altre donne.

Glòria Vives Xiol propone al lettore un racconto autobiografico intimo e sincero in forma di diario a fumetti che tocca punte di divertimento ma anche di riflessione. E’ un libro che può essere apprezzato da chi sta vivendo, o ha vissuto, la gravidanza: solo nell’esperienza diretta una donna potrà riconoscersi e sorridere, ponendo quella necessaria ironica distanza rispetto al vissuto. Perché l’autrice fa proprio questo: ribalta con ironia il disagio e le difficoltà, e questo lo riesce a fare semplicemente raccontando le cose come stanno che però, per il semplice fatto di essere colte con uno sguardo esterno, producono uno straniamento.

Il racconto è sostenuto dai disegni a fumetto in bianco e nero con tocchi vivaci di colore che, permettendo una grande libertà e creatività, diventano elemento fondamentale del dispositivo ironico.

Ma Glòria fa di più, mentre racconta e fa sorridere, in un dialogo intimo con la bimba nella pancia, spiega, e spiegando, condivide piccoli consigli: troviamo così 3 doppie pagine con una serie di esercizi di ginnastica da fare col pancione, una scheda sull’evoluzione del feto e del bambino nei 9 mesi, una pagina su cosa c’è esattamente dentro il pancione, una su come si può partorire e così via.

Glòria è diretta, schietta, non tace nulla. Dopo un divertente inizio dedicato al desiderio di rimanere incinta, e tutto ciò che comporta anche a livello di coppia, il secondo capitolo vede una gravidanza interrotta a causa di un aborto spontaneo. Bellissimo il racconto del dolore e della paura, così personale.

La prima cosa da fare con il dolore è permettermi di viverlo e fare in modo che gli altri me lo permettano.

Dal terzo capitolo inizia il diario della gravidanza vera e propria. Si susseguono molte situazioni diverse: il corpo che cambia, i consigli invadenti di amici e parenti, il complesso percorso di medicalizzazione della gravidanza, il disagio sui mezzi pubblici, le ecografie incomprensibili ma meravigliose, la complicità con il compagno, l’intimità, i racconti delle amiche “esperte”, i sentimenti contrastanti, le paure (sarò capace di insegnargli tutto ciò che so?) e l’entusiasmo, i primi movimenti nella pancia, la scoperta del sesso del nascituro, la cameretta da preparare, il corso preparto, il sonno, le pulizie maniacali a ridosso del parto, e ancora le paure e di nuovo le gioie…

Questo elenco vi sembrerà forse noioso e banale ma vi assicuro che nasconde una bella originalità, fatta di grande ironia e molti dettagli, di quelli che affondano nel cuore e nelle esperienze vissute. Il libro è ricco, ricchissimo di aneddoti e fotografie di vita vera, un raro esempio di bella scrittura.

NINO, Isol, Logos Edizioni

Nino è un albo illustrato che nasce dalla penna geniale dell’artista argentina Isol, insignita del prestigioso “Astrid Lindgren Memorial Award”. Il libro racconta piccole cose, aprendosi su quotidianità semplici, lo fa con leggerezza e poesia, lo fa con quella discreta ma prorompente ironia che contraddistingue tutte le opere di Isol.
La storia ha inizio con l’arrivo in famiglia del piccolo neonato Nino. Definirlo “arrivo” è riduttivo, perché Isol descrive benissimo il terremoto che scombussola case e famiglie alla nascita di un pargolo. E lo fa con la sua “solita” ironia, dolce e diretta allo stesso tempo. 

La casa è tranquilla.
Il quartiere è silenzioso.
Il gatto, addormentato.
La gente, occupata nelle sue faccende.
I giorni si susseguono ordinati: dopo il martedì, viene il mercoledì…
finché non arriva NINO. 

E Nino arriva atterrando dal cielo, compiendo la sua discesa tra case e strade, un piccolo bimbo con gli occhi chiusi e le braccia tese verso l’alto.
Lo sconcerto e l’emozione dei genitori sono palpabili.

“Prendetelo, prima che cada!” grida la mamma.
“Ce l’ho, ce l’ho!” si agita il papà.
Nino arriva / completamente urlante / per far sapere a tutti / del suo arrivo. 

Le pagine di Isol si susseguono attraverso una voce narrante esterna che sa bene dar voce alle domande e ai pensieri dei familiari (“da dove arriva? dove è stato finora? ci assomiglia?”).

La struttura della narrazione è semplice ma ricca: cosa fa Nino, come è fatto, perché piange, come mangia, come fa la cacca, da dove viene, i primi giochi e movimenti, i gesti, le prime scoperte, le interazioni.
Se il racconto di Nino prende ispirazione dalla biografia di Isol stessa, nella figura del suo primogenito, ho trovato molto bello lo sconfinamento della storia personale per parlare di qualsiasi neonato e bambino: “Ci sono NINO pelati e NINO pelosi. NINO grassottelli e NINO magrolini”.

Nonostante l’approccio descrittivo, non pensiate a un manuale o a un racconto didascalico, tutt’altro! Isol è autrice di grande humor e se la descrizione veicola informazioni talora tecniche, ciò che ne risulta è un racconto divertente sul primo anno (e poco più) di vita di un bambino.

D’altra parte, le illustrazioni fumettistiche di Isol non possono non far sorridere, nelle figure mosse e un po’ caricaturali, in cui domina il tratto a matita dinamico enfatizzato da qualche decisa sfumatura di colore.

L’albo si rivolge agli adulti ma è assolutamente adatto anche ai bambini: la comicità di certe situazioni e la spiegazione di comportamenti di Nino possono essere di grande interesse per un bambino a cui ad esempio è nato un fratellino o anche per ripercorrere insieme a mamma e papà il primo periodo della propria vita.

Il linguaggio è infatti semplice e scherzoso, raramente Isol nomina le cose con il nome proprio, piuttosto ricorre a termini metaforici accattivanti e di chiara comprensione: gli occhi diventano finestrelle con tendine che si aprono e chiudono, da cui talvolta sgorga acqua salata, il naso viene spesso ispezionato con le dita, la bocca dopo il latte emette un “verso di rospo”, la cacca arriva con la “fatina della cacca” che è invisibile ma “lascia una scia odorosa”, ciò che Nino apprende finisce in una “memoria portatile”, e così via.  

E si sorride anche per le situazioni in cui i genitori forse si riconosceranno: le prime parole incomprensibili di Nino, gli inconvenienti di percorso (come il vomito, non nominato se non nei disegni), il pianto come “potentissima sirena” e “megafono” attivato per esigenze diverse, la scoperta della propria immagine riflessa nello specchio… E Nino non è solo. Nel gioco, nel prendersi cura, nei gesti, Isol ricostruisce un tessuto articolato di relazioni in un continuo gioco di prospettive.

Il sorriso non nasce solo dal testo e dalle immagini ma dalla meravigliosa interrelazione tra i due. Alla domanda “Nino sapeva dove stava andando quando è partito?”, Isol affianca il disegno di Nino al volante nella pancia della mamma!
E il cibo preferito di Nino, “il latte preparato dalla padrona di casa”, nel disegno diventa un grande seno da cui Nino ciuccia affamato.

Il sorriso è divertimento ma anche tenerezza. C’è una splendida doppia pagina che racchiude una grande commovente verità: vediamo la mamma piangere con Nino in braccio, anche lui piangente e il testo recita “Nino è anche uno specchio. È inutile fingere in sua presenza. Semplicemente, non funziona.”

E poi ancora l’amnesia, quella che colpisce tutti i genitori nel ricordare con difficoltà come era la loro vita prima, senza il loro Nino, quel piccolo “ipnotizzatore” che ora ci ricorda che in fondo, siamo stati tutto dei Nino. 

53 RISPOSTE VEROSIMILI ALLE 42 DOMANDE IMPOSSIBILI DEI NOSTRI FIGLI, Scuola Holden, Feltrinelli

Il titolo di questo libro dice già molto. Non so se conoscete la collana Save the parents della Scuola Holden ma vi consiglio di cercare tra i loro titoli perché alcuni sono davvero esilaranti. Come questo. Un libro di 42 brevi racconti, con qualche piccola pausa illustrata, che si rivolge proprio ai genitori, per salvarli. Da chi? Ovviamente dai loro figli. Nello specifico, dalle grandi domande, quelle che prima o poi ogni bambino pone, fin da età insospettabili!

Domande che iniziano con un “perché”, domande assurde, inimmaginabili, domande banali, domande normali. Quelle domande che quando le senti ti ritrovi a pensare: ma perché proprio ora? e proprio a me?
E comunque arrivano, e attendono urgentemente una risposta, e tu questa risposta la devi dare, e spesso non hai nemmeno molto tempo per pensare. A chi di voi non è capitato?

L’idea del libro nasce proprio dall’esperienza comune a molti genitori, spiegata in introduzione dal curatore Marco Ponti: una domanda qualsiasi posta a bruciapelo, in macchina nel traffico urbano della mattina: “Perché la bicicletta di quella signora è rotta?”. Arriva la risposta, ma non basta, anzi, attiva nuove domande, sempre più articolate, e il genitore si trova improvvisamente a cercare “di uscire da queste sabbie mobili”.

I perché dei bambini possono essere divertenti e stancanti ma inevitabilmente mettono alla prova la nostra pazienza e soprattutto la nostra conoscenza del mondo (che tende a essere sempre più scarsa). (…) Ma tranquilli: la buona notizia è che ci sono delle vie di fuga.

E sempre nell’introduzione ci viene offerta una grandissima verità, e consiglio che io ho subito applicato, citando il grande Daniel Pennac:

Io ho subito messo sotto accusa le risposte causali (…). I bambini se ne fregano delle cause. Quello che gli interessa è solo lo scopo. Se uno sbarbato ti chiede “Perché piove?” la risposta peggiore che tu gli possa dare concerne “le nuvole…”, risposta che provoca immediatamente “Perché le nuvole…?” ed eccovi imbarcati nella complessa analisi delle “precipitazioni atmosferiche…”.

L’approccio delle risposte alle 42 domande raccolte nel libro è proprio quello finalistico. E sono esilaranti, ne vedrete delle belle! Io mi sono divertita moltissimo a leggerle! In alcune ho rivisto alcuni quesiti che Ilde già mi pone, in altre ho visto domande possibili, forse che mia figlia mai mi farà, ma che nella loro straordinaria potenza immaginifica propria del pensiero bambino, sono assolutamente credibili e pertanto mi offrono una bussola interessante. Sono domande sulla vita (“Quando non era nato nessuno, chi è nato per primo?”) e sulla morte (“Dove va la gente che muore?”, sulle paure (“Di notte vengono i lupi a mangiarci?”), sulla quotidianità (“Perché devo andare a scuola?”) e sulle relazioni (“Perché papà – o mamma – deve andare a lavorare?), domande esistenziali (“Ma Dio che tipo di vita fa?”), ma anche domande imbarazzanti (“Che cosa state facendo nudi in quella stanza?”), domande scientifiche (“Dove va il sole di notte?”) e domande linguistiche (“Perché se si dice andare a cavallo non si dice andare a cammello?”), fino alla domanda “Perché?” e alla domanda impossibile.

Come nei testi sopra presentati, si sorride molto, anzi si ride proprio moltissimo, ma sarebbe riduttivo limitarlo a un testo divertente. Qui si dispensano davvero consigli preziosi che attivano  pensieri e riflessioni. Sono certa che leggendo anche solo i titoli dei capitoli non potrete non innamorarvene.

Le domande, impossibili e bellissime, che ci possono fare i bambini sono infinite. E infinite sono le risposte che possiamo provare a dar loro. Giuste e sbagliate. Meditate e distratte. Originali e scopiazzate. Convincenti e improbabili. Ma sono risposte. Diamo loro delle risposte, sempre. Perché, indipendentemente da quali sono le parole che precedono il punto interrogativo, la richiesta è sempre una e una sola: stai con me. E il nostro rispondere, anche col fiato corto, deve essere sempre: sì, piccolo, sto con te e ci sarò sempre. 

40 SETTIMANE – Cronache di una gravidanza.
Glòria Vives Xiol
Settenove
Anno di pubblicazione: 2014
144. pp | 13 x 20 cm.
Prezzo di copertina: 15 euro
Età di lettura: per adulti

NINO
Isol
Logos Edizioni
Anno di pubblicazione: 2016
56 pp.
Prezzo di copertina: 16,50 euro
Età di lettura: dai 4 anni 

53 RISPOSTE VEROSIMILI ALLE 42 DOMANDE IMPOSSIBILI DEI NOSTRI FIGLI
Scuola Holden – Collana Save the Parents
Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2013
92 pp.
Prezzo di copertina: 10 euro

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2 risposte a “3 letture divertenti su maternità, gravidanza e genitorialità”

  1. Tiffany ha detto:

    Ma che meraviglia questi libri! Viene voglia di comprarli subito 🙂

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