Anastasia – la serie

Silvia Sai

Che boccata di aria fresca i libri di Anastasia!

Dalla penna di una delle autrici a mio avviso più originali e talentuose, Lois Lowry mon amour, compare Anastasia, una ragazzina indimenticabile, protagonista di una serie di libri che mi hanno conquistata.

Pubblicati negli anni ‘80/’90 negli Stati Uniti, giunti in Italia con Mondadori nei primi 2000, vivono ora una nuova stagione editoriale grazie alla riedizione di 21Lettere che ad oggi ha in catalogo 4 volumi, con la prospettiva di proseguire la serie.

Anastasia l’ho consigliata al book speed date del nostro gruppo di lettura, l’ho dato a mia figlia Ilde di 9 anni che a sua volta l’ha regalato a un’amica, l’ho proposto a una dodicenne del nostro club di lettura, l’ho messa in lista come imperdibile novità in una formazione a insegnanti… non mi resta che parlarne qui!

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Immaginate brevi romanzi di circa un centinaio di pagine, maneggevoli, ricchi di dialoghi, perfetti tra i 9 e i 12 anni.

Lo dico subito: senza nulla togliere alla veridicità dei tormenti e delle pieghe più profonde proprie dell’esistenza umana, in particolare di quelle di una ragazzina, i libri sono un tripudio di leggerezza, ironia e comicità!

 Come si evince dal titolo, nella serie la costante è Anastasia (e la sua famiglia), personaggio che in ogni volume è al centro di una diversa vicenda:

ANASTASIA, DI NUOVO!: narra del trasloco della famiglia in periferia, delle proteste di Anastasia e dell’adattamento nel nuovo contesto.

ANASTASIA AL VOSTRO SERVIZIO: Anastasia si mette in testa di guadagnare soldi proponendosi come dama di compagnia a facoltose signore…

ANASTASIA E IL DOTTOR FREUD: Anastasia ha 13 anni e affronta la prima crisi adolescenziale, tra insofferenze acute, amiche e allevamenti clandestini di roditori.

ANASTASIA PADRONA DI CASA: Freschissimo di stampa, non l’ho ancora letto ma sono curiosissima di scoprire come se la cava Anastasia nel gestire la casa da sola…

Anastasia è personaggio esilarante ed esplosivo. Ha sempre la battuta pronta e veste il classico ruolo della sorella maggiore, un po’ insofferente, un po’ affettuosa. Si mette nei guai, si ingarbuglia da sola, fa e disfa continuamente. Cambia idea, si pente, si entusiasma, si annoia. E’ ostinata e dal cuore tenero! Grazie a una focalizzazione interna molto ben costruita, seguiamo da vicino l’andirivieni dei suoi pensieri e la sua straordinaria imprenditività!

Sì, perché Anastasia vede i problemi (spesso assolutamente soggettivi, come la certezza di non trovare mai nella vita futura qualcuno disposto a volerle bene e sposarla) ma non resta immobile, anzi, elabora soluzioni! Ciò che mi piace di lei è il suo essere vulcano ma restare credibile e aderente al mondo interiore di quella terra di mezzo tra infanzia e adolescenza. D’altra parte, è la stessa Lowry a spiegare nell’introduzione a “Anastasia, di nuovo!” quanto si fosse ispirata al vivido ricordo dei suoi 12 anni.

Accanto a diversi e variabili personaggi secondari (amici, vicini di casa, gruppi di anziani, spasimanti…) sempre ben focalizzati nel meccanismo narrativo, è la famiglia di Anastasia la vera co-protagonista, il terreno nel quale lei si muove e riversa le sue stravaganze. Non si tratta di una famiglia idilliaca ma certamente aperta e liberale, che tiene testa ad Anastasia ma anche la sostiene e incentiva. Le relazioni quotidiane con i familiari sono il palcoscenico narrativo perfetto per Anastasia e noi non potremmo esserne più felici considerando le gag che puntellano la narrazione, con la mamma artista, imperturbabile e dal fortissimo senso dell’ironia, al papà, professore sbadato che conserva il suo libro di poesie nel frigo (sia mai che la casa vada a fuoco…), al fratellino Sam, che stupisce ogni volta che parla perché a due anni è già un piccolo genietto.

Una lettura godibilissima anche agli adulti che hanno voglia di una buona scrittura, di un tuffo nel passato e… di ridere un po’!

Ancora un paio di cose…

– La casa editrice modenese ha scelto di inaugurare le pubblicazioni di Anastasia con il secondo volume scritto dalla Lowry. Il “vero” primo volume della serie sarà pubblicato in autunno!

– Le copertine a me piacciono moltissimo. Le trovo intriganti e grafiche al punto giusto.

– La nuova edizione della serie presenta anche una nuova traduzione.

– Gli incipit sono strepitosi: dopo la prima pagina hai già compreso il tono di voce della narrazione!

Non posso non lasciare qualche stralcio di lettura, anche se avrei voluto riportare mille passaggi!

“In periferia!” esclamò Anastasia. “Ci trasferiremo in periferia? Non voglio crederci. Non voglio credere che mi abbiate davvero fatto questo. Appena finisco il mio budino mi butto dalla finestra”.

“Siamo al piano terra”, le ricordò sua madre. “E’ da anni che salti giù dalla finestra di camera tua. La prima volta che l’hai fatto avevi tre anni e non volevi più fare il sonnellino”.

(da “Anastasia, di nuovo!”)

“Allora” cominciò sua madre mentre mescolava il caffè, “qual è il problema?”

“Depressione acuta”, sospirò Anastasia.

“Be’, quello lo vedo anch’io. Depressione per cosa?”

Anastasia pensava e sorseggiava il succo. “Noia”, rispose. “E anche povertà. Estrema povertà”.

“Ti capisco”, disse sua madre. “Almeno per la povertà. Io e tuo papà non siamo mai stati ricchi. Non saremo mai ricchi. I professori d’inglese non fanno molti soldi. E lui sarà sempre un professore di inglese, perché ama il suo lavoro. Mentre io amo il mio e sarò sempre un’artista, e gli artisti non fanno molti soldi”.

“Mamma”, disse paziente Anastasia, “non sto parlando di quel genere di povertà. Parlo dell’estrema, disperata povertà di una paghetta da dodicenne da due dollari a settimana. Non potrei uccidermi con un aspide neanche se lo volessi, perché non potrei comunque permettermelo, un aspide”.

“Vero”, rispose sua madre. “Gli aspidi non sono a buon mercato in Massachusetts”.

(da “Anastasia al vostro servizio”)

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