Ed ecco che nella disperazione più nera, Josef trova dentro di sè il coraggio e la forza per opporsi ad un tragico destino. Il piccolo trova il modo di gabbare la madre ed il padre fingendosi, al risveglio il mattino dopo, cieco. Ma il padre mica ci crede del tutto e così ecco mettere alla prova il figlio sferrandogli un pugno che si ferma a un centimetro dal suo naso. Josef non si muove di un millimetro e il padre si convince sia cieco davvero.
Appena fuori casa il piccolo svela ai fratelli del piano terrorifico dei genitori e decidono assieme che, la mattina dopo, la sorella prescelta, a cui avrebbero tagliato le gambe, si sarebbe svegliata paralizzata e tutti gli altri ciechi. Inizia una escalation di situazioni che divengono grottesche e surreali tanto sono divertenti nella loro malignità.
Come non sorridere davanti all’immagine di sei fratelli in fila, uno con le mani sulle spalle dell’altro, per non perdersi guidati da una sorella paralizzata che trasportano su una slitta?
Scappano di casa e finiscono, come nella migliore tradizione fiabesca, in un bosco. Si perdono e quando temono di non farcela più ecco la casetta con il camino fumante sullo sfondo. Lì ci abita un Orco mangiabambini cieco, disperato, piagnucoloso e molto educato. Ed ecco che le disperazioni profonde dei protagonisti creano comunanze e relazioni. Si trovano nuovi modi per sopravvivere.
Una storia avvincente, che cattura i bambini e che li tiene incollati alla pagina con questo linguaggio così crudo e reale ma anche così vicino ai piccoli lettori che ben comprendono la dimensione in cui tutta questa cattiveria avviene e riescono a prenderne le distanze proprio grazie all’ironia, allo scherzo, al divertimento.
Un libro illustrato adatto ai lettori meno esperti grazie sia a scelte tipografiche che narrative. La storia è decisamente di quelle che ti spingono ad andare avanti nell’ansia di scoprire se Josef verrà accecato per davvero o mangiato dall’orco. Il testo è ben distribuito, semplice da leggere anche grazie al font ad alta leggibilità creato proprio per i lettori che hanno problemi di dislessia, ai paragrafi ben spaziati e ai capitoli brevi.
Unica accortezza…da proporre ai lettori che riescano a comprendere la dimensione ironica e surreale o il rischio è quello di sognare accette, seghe e orchi per molte notti!
Una favola noir che… fa ridere! Molto divertente 🙂