Lo scoiattolo e la luna

Silvia Sai

Non sono molti gli autori che con semplici tratti a matita e un breve testo riescono a comporre una bella storia densa di ironia, comicità e poesia.

Sebastian Meschenmoser, autore tedesco premiato alla Fiera di Bologna 2015, è senza dubbio uno di questi, e dobbiamo ringraziare la casa editrice Il Castoro se oggi è possibile trovare un suo libro  tra gli scaffali italiani. Meschenmoser l’ho “conosciuto” per la prima volta in una deliziosa libreria di Berlino, dove ho scoperto il suo mitico scoiattolo, protagonista di una serie di 5 libri; ho apprezzato senza indugio le storie intrise di spontaneità e surrealtà, i personaggi talmente vivi nelle sue matite che paiono quasi schizzare fuori dal bianco delle pagine.

Vi ho già raccontato lo splendido Herr Eichhorn und der erste Schnee – speriamo arrivi presto anche in Italia! – oggi vi parlo dell’albo illustrato da poco tradotto: Lo scoiattolo e la luna.

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Preparatevi a un libro assolutamente divertente, spiazzante, originale. Gli ingredienti sono semplici e si contano sulle dita: segni rapidi a matita, uno scoiattolo, un riccio, un caprone, la luna, un bambino.

Come in molti albi illustrati, la storia si sviluppa sin dalla copertina, ma qui ancor più perché sono proprio le illustrazioni ospitate nei risguardi e nel frontespizio ad attribuire un senso originale e completo a tutta la storia.

Se non osservassimo bene queste prime pagine, conosceremmo subito un bambino che osserva la luna in cielo e poi subito uno scoiattolo, alle prese con un bel problema, alquanto strano:

Un mattino lo scoiattolo si svegliò, perché la luna era caduta sul suo ramo.

Come nel libro di cui già vi ho parlato, Meschenmoser è strepitoso, oltre che bravissimo nella tecnica, nel rendere i tormenti, le angosce, i pensieri del piccolo roditore con un’espressività senza pari. Già, perché … è ovvio no? Lo scoiattolo è convinto che avere qualcosa di così prezioso come una bella luna piena proprio sul suo ramo, sia una sciagura, meglio disfarsene, e in fretta!

Forse un ladro l’aveva rubata e l’aveva persa? E se ora qualcuno la stava cercando? Trovandola lì, a casa dello scoiattolo, potevano pensare che fosse stato proprio lui a prenderla…e allora magari lo avrebbero arrestato…e magari messo in prigione…

Inizia così una serie di avventure, quasi delle comiche, che richiameranno altri abitanti del bosco, ognuno coinvolto in una catena di azioni e conseguenze. Prima il riccio, poi il caprone, infine dei topi. Con ogni nuovo personaggio è come se la storia cominciasse da principio, nella ripetizione del testo che ci suggerisce il punto di vista dell’animale.
Vedremo dunque lo scoiattolo affannarsi nel vano tentativo di far rotolare la luna, vedremo il ramo spezzarsi e la luna cadere su un ignaro riccio, vedremo il riccio cercare di staccarsi dalla luna, aiutato dallo scoiattolo, vedremo un caprone che, attirato a sua volta dal gran trambusto, offre il suo aiuto infilzando con le corna la luna, con tanto di riccio attaccato, salvo poi sbattere contro un tronco d’albero, e lì rimanere incastrato.

Forse, pensò lo scoiattolo, non era tutto perduto. Poteva ancora trovare una spiegazione e i buchi sulla luna si potevano sempre aggiustare.

La sequenza ad accumulo incontra una svolta quando la luna inizia a puzzare (!), attirando un gruppo di  topi che, famelici, la rosicchiano fino a ridurla ad uno spicchietto.

Sono salvi! Ora occorre solo disfarsi una volta per tutte di quella ingombrante presenza, in un ottimo lavoro di squadra. Con l’aiuto di un ramo-catapulta, i topi tirano il riccio, il riccio tira lo scoiattolo, lo scoiattolo tira il caprone, il caprone tira tira e… lascia andare, la luna torna finalmente in cielo!

Ogni tavola sarebbe da incorniciare, e personalmente trascorro interi minuti a rimirarle ridendo di gusto: esilaranti sono i tentativi dello scoiattolo di far rotolare la luna con riccio annesso, meravigliose le tavole di corsa furiosa del caprone, spettacolari le espressioni del roditore, quasi inquietante l’arrivo dei topi, divertente il lancio finale in cielo.

La genialità dell’autore sta nel drammatizzare ulteriormente i timori dello scoiattolo rappresentando i suoi più cupi timori in pahimè in bianco e nero, posizionate a intervalli regolari nella storia, e ambientate in una cella di prigione nella quale si aggiungono, tavola dopo tavola, i vari suoi compagni di (s)ventura.

Bene. Se ora leggessimo attentamente la storia dall’inizio… nel retro di copertina noteremmo un papà e un bambino seduti su un prato, intenti a smangiucchiare un pezzo di formaggio, accanto a loro un carretto colmo di forme belle tonde. Proseguendo nel frontespizio noteremmo il bambino correre affannato dietro a una forma di formaggio che rotola rotola, rotola fino a spiccare il volo verso il cielo. Sotto, un bosco.

Nella copertina finale, il bambino stupito, indica lo spicchio di luna in cielo.

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LO SCOIATTOLO E LA LUNA
Sebastian Meschenmoser
Traduzione di Andreina Speciale
Il Castoro Edizioni
48 pp. | 26 x 21 cm. 
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo di copertina: 13,50 euro

Età di lettura consigliata: dai 4 anni.

Ci capita di ricevere ogni tanto dalle case editrici copie di libri in omaggio ai fini di una recensione, in genere in maniera concordata. Scegliamo in piena di libertà se raccontare il libro sul blog, se lo riteniamo di qualità e se ci colpisce in modo particolare. Lo scoiattolo e la luna è uno di questi libri. Ringraziamo pertanto la casa editrice Il Castoro per la copia inviata.

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