Ed eccoli allora incontrare Nils, un vispo vecchietto con qualche problema di cuore e di memoria perduta, che, inizialmente spaesato, si presta volentieri a fare il nonno per Bertil. Si fa guidare nell’esperienza dai due bambini perchè, forse, Nils il nonno non lo ha mai fatto; parla sempre invece di sua moglie Johanna morta tempo addietro.
Nils offre loro il caffè e ad ogni incontro lascia qualche corona al nipote acquisito che gli si affeziona da subito, davvero e profondamente, in barba alle convenzioni e ai regali ricevuti. Capita così che nonno Nils presenti orgogliosamente il nipote agli altri ospiti della struttura e che, non potendo portarli a pescare al laghetto come fa il nonno di Ulf, si inventi una cosa speciale alla portata del suo essere nonno da ospizio. Vestito di tutto punto accompagna il nipote e l’amico al parco e costruiscono assieme un aquilone con il foulard di seta leggera di Johanna e la cravatta di Nils come coda.
I due bambini decidono invece che vogliono festeggiare il compleanno del nonno e non sapendo bene in che giorno cade se ne inventano uno. Commovente il racconto del regalo che decidono di fargli. Il sapore delle ciliege che rubava dagli alberi quando era piccolo. I due piccoli scapestrati non si arrendono davanti al bastone e al cuore affaticato del nonno e decidono di farlo arrampicare su una bella e carica pianta di ciliege nel giardino del temibile vicino di casa. Un furto e una fuga in piena regola in cui per poco il nonno non ci lascia le penne. Ritorna in casa di riposo sulla sedia a rotelle ma con un sorriso che attraversa il volto e il cuore.
Un libro illustrato breve, ma denso e intenso che ci parla di amicizia, vecchiaia e solitudine. Una storia ricca di cose che accadono e alla portata di tutti i lettori, anche quelli con le orecchie più acerbe.
Stark ha infatti una capacità di sintesi rara e una pulizia nella scrittura che gli permettono, con frasi semplici e brevi, di regalare avventura e poesia e di conquistare i lettori alle prime armi, invogliandoli ad andare avanti . Aiutano anche le immagini disseminate qua e là lungo il racconto, in bianco e nero, nate dalla penna di un noto illustratore svedese Olof Landstrom.
Un libro da leggere e proporre ai lettori di 7 e 8 anni perchè raramente si trovano storie così!
Bellissimo libro e un caro ricordo d’infanzia, hanno fatto bene a rimetterlo in commercio. Io lo lessi nelle vesti blu della sua edizione del 1997 per la collana Il Battello a vapore, illustrato da Filippo Brunello.
Ci sono moltissimi bei libri che meriterebbero una riedizione, fortunatamente esistono editori che guardano alla qualità ripubblicando tesori del passato in nuove vesti grafiche!