Il giorno in cui la talpa (quasi) vinse la lotteria

Silvia Sai

Il giorno in cui la talpa (quasi) vinse la lotteria fa parte di quei (pochi) bei libri illustrati di cui spesso sento la mancanza negli scaffali di librerie e biblioteche. Nell’intermezzo tra albo illustrato e romanzo di narrativa, i libri illustrati, brevi come in questo caso, o lunghi che siano, rappresentano una proposta editoriale preziosa, tanto più se hanno un formato classico da libro maneggevole in lettura autonoma.

Sono sincera, tra le novità editoriali di quest’ultimo periodo, questa talpa buffa e di buon cuore mi ha conquistata (insieme all’altra novità di LupoGuido Il commissario Gordon e le nocciole scomparse, di cui presto vi parlerò).

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Difficilissimo raccontarlo senza rovinare il meccanismo di svelamento e sorpresa che lo caratterizza, mi limito all’inizio: un giorno talpa riceve una visita dall’amico maiale, il cui muso è scambiato come sempre per una presa elettrica perché si sa la talpa avrebbe bisogno degli occhiali, subito dopo arriva la postina chiocciola che consegna una lettera destinata a Tappa (cioè talpa, a suo dire) con l’annuncio di… ma chi sa leggere? Talpa no di certo, maiale ci prova ma a suo dire non comprende “quella scrittura”, forse chiocciola sì. Nella lettera si parla di una vincita di 100.000 al totocalcio, anzi no alla lotteria.

Insomma forse intuite già, se non altro dal titolo, che qui c’è un grande equivoco, ma sappiate che le cose non sono così lineari, la tensione cresce in un fluire di colpi di scena che tuttavia non scoppiano col botto, ma si insinuano più sottilmente, lasciando sempre qualche tacito dubbio nel lettore.

In una movimentata comunità di animali del bosco, si dipana quella che a tutti gli effetti è una commedia degli equivoci, in cui quel che sembra non è, in un rocambolesco ribaltamento di aspettative e convinzioni. Ciò che scatena la comicità è anche il fatto che, se talpa non si scompone mai, non si indigna nella sua pacata ed entusiasta genuinità, al lettore qualche dubbio viene, così che, pur non sapendo nulla più di talpa e dei suoi amici, si lascia prendere da dubbi, interrogativi e ipotesi.

L’affresco che ne risulta è puntellato dalla profonda complicità e amicizia tra talpa e maiale, da egoismi e inganni, da spie e atti di giustizia, da sogni ad occhi aperti e da una meravigliosa festa finale alla quale io senz’altro avrei voluto partecipare!

La cura editoriale è quella solita ma non scontata di LupoGuido, e le illustrazioni in bianco e nero di Tatjana Hauptmann conferiscono movimento, ironia e coerenza a una storia deliziosa.

IL GIORNO IN CUI LA TALPA (QUASI) VINSE LA LOTTERIA

Kurt Brachart (testo), Tatjana Hauptmann (illustrazioni)

Traduzione di Valentina Freschi

LupoGuido

Anno di pubblicazione: 2023

Prezzo di copertina: 14 euro

69 pp. | 14,5 x 21,5 cm.

Età di lettura: dai 5 anni condivisa, dai 7/8 autonoma

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