Quando Ilde ha compiuto due anni, avevo un’idea precisa del libro che le sarebbe potuto piacere. Cercavo un testo con le seguenti caratteristiche: presenza di una storia, possibilmente un’avventura, temi legati al vissuto quotidiano dei bambini, protagonisti umani, semplicità ma non banalità di linguaggio, età di riferimento tra i due e i tre anni. Non ero interessata a principi e principesse, a orsi e balene, o a viaggi nello spazio e al Polo Nord. Desideravo storie che narrassero il quotidiano con stupore. Storie in grado di richiamare quella luce che Ilde ha negli occhi quando le racconto le piccole, grandi avventure della nostra famiglia. Ebbene, non è stata una ricerca facile (lo sarebbe stata per voi?).
La casa editrice inglese Usborne mi ha dato ciò che cercavo con “Il grande libro delle storie della fattoria”.
Il corposo volume (320 pagine!) contiene storie piccole. Piccole perchè brevi, semplici – di quella semplicità la cui essenza mai è banale – piccole perché vicine al punto di vista dei bambini. E i bambini si entusiasmano nel quotidiano, ai loro occhi così intriso di avventura, scoperte, curiosità ed emozioni! Già, quello stesso quotidiano che allo sguardo adulto appare vestito di noia e banale ordinarietà. Usborne ci offre un libro che sublima il quotidiano nella sua essenza. Non lo innalza in chiave poetica, lo rappresenta nella sua concretezza ed efficacia, perché è sufficiente guardarlo con occhi bambini per riscoprirne la magia.
Leggendo il libro appaiono perciò credibili le affermazioni di Peter Usborne in un’intervista:
Sai qual è il mio segreto? Io, dentro di me, sento di avere 7 anni. La mia testa, il mio entusiasmo, la mia energia si sono fermati lì. Per questo percepisco cosa pensano e cosa vogliono i bambini: sono uno di loro.
Fantastica la pompa dei pompieri! Stessi personaggi per una versione che abbiamo nella nostra libreria. Si chiama Scopriamo la natura… l’avresti mai detto?!
Davvero?? ??
E’ stato il primo libro che abbiamo comprato per Emma. Lo leggiamo da quando aveva solo pochi mesi. Forse era un po’ presto e non so come arriverà ai suoi 2 anni visto che adesso che ha 1 anno e lo sfoglia da sola abbiamo già dovuto riattaccare con lo scotch alcune pagine ma le piace così tanto!!!
Allora Emma è ormai lei stessa un personaggio della Fattoria del Melo! ?
ahahahha è incredibile Silvia! È stato uno dei libri preferiti di Saverio: io lo presi perché ho ancora qui sullo scaffale una serie di libretti dello stesso autore che leggevo da piccina, sono stupendi. Non ne ho mai parlato solo perché, con gli occhi adulti, li ho trovati un po’ monotoni. E poi davvero: ma questo papà che scompare e riappare lavora in un’altra fattoria?! aahahah
Grazie!
Incredibile davvero! Ma Saverio è mooooolto fortunato ad avere uno scaffale così ? Monotoni…può essere, ma solo per un occhio adulto! È il papà, già, un mistero che prima o poi andrà risolto!