Natale e il tomte

Silvia Sai

Questi due libri li aspettavo da un po’ e sono giunti come un caldo e grande abbraccio. Sono due strenne natalizie, entrambe edite da Il Gioco di Leggere, entrambe a firma interamente svedese, sia nei testi (Astrid Lindgren e Ulf Stark!) che nelle illustrazioni (Eva Eriksson).

In entrambi l’atmosfera è invernale (natalizia), fredda e nevosa, ma anche calda e accogliente, c’è la natura con ampi cieli stellati e il bosco con i suoi animali, e c’è il tomte, lo gnomo custode delle fattorie, che noi già amiamo moltissimo dall’albo illustrato Mentre tutti dormono.

I delicatissimi disegni di Eva Eriksson accolgono situazioni e personaggi con toni morbidi e sfumati dando forma a meravigliosi scenari di luce e buio e a dettagli che richiamano la concretezza del quotidiano.

Al di là di queste assonanze, i due libri si distinguono abbastanza nettamente: La volpe e il tomte è propriamente un albo illustrato, il testo è breve e in continuo dialogo con le immagini; in Natale nel grande bosco, invece, la parte testuale non solo è molto più corposa (circa 100 pagine) ma anche più indipendente da quella visiva, quest’ultima infatti si integra nel testo senza aggiungere un significativo valore narrativo. La suddivisione in 25 capitoletti e l’ampia presenza di immagini ne agevola decisamente la lettura.

Entrambe le storie si caratterizzano per un’avventura che vede protagonisti il tomte e gli animali del bosco e sono letture perfette per accompagnare l’inverno e l’attesa del Natale!

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La volpe e il tomte presenta un testo della Lindgren datato 1965. La trama è piuttosto lineare e racconta di una volpe dal manto fulvo che sospinta dalla fame esce dalla tana per cercare nutrimento nella fattoria degli uomini. La volpe, il cui nome è Mickel, raggiunge la fattoria, si sofferma a osservare le luci della casa al cui interno giocano festosi cinque bimbetti eccitati per il Natale, poi prosegue verso la stalla e infine nel pollaio. Ma quando sta per acchiappare una bella gallinella ecco che sopraggiunge il tomte a trattenere Mickel dal mangiarsi il bocconcino. Lo gnomo è colui che di notte veglia sulla fattoria ma d’altra parte comprende bene che la volpe possa avere fame, e così le offre di condividere la zuppa di avena che i bambini ogni sera gli lasciano.

Adesso Mickel è contento e con la pancia bella piena e se ne torna a casa nel bosco. Oooh, che notte luminosa stanotte! Che notte silenziosa! È una notte di volpi e di gnomi. Tutti dormono nelle loro fattorie.

Ma sul limitare del bosco si vede già la stella del mattino.

La particolarità di questo albo illustrato sta nella narrazione testuale che in pochissime righe tiene insieme diversi punti di vista: predominante è la voce narrante che non solo descrive la vicenda ma a tratti dialoga direttamente con Mickel – esortandolo, avvertendolo, incoraggiandolo -; al contempo riflette pure la voce o i pensieri di altri personaggi (il tomte, i topolini e la volpe stessa). L’assenza di segni grafici che identificano le diverse voci a una primissima lettura può risultare un po’ disorientante, in realtà già dalla seconda scorre agilmente e personalmente trovo interessante come in poche righe il punto di vista si sposti continuamente!

Pur non raggiungendo a mio avviso la bellezza di Mentre tutti dormono, questo albo è una storia molto piacevole e accogliente, piena di poesia e magia.

Natale nel grande bosco si contraddistingue per una narrazione che intreccia due situazioni distinte in dialogo parallelo tra loro.

Da un lato c’è Borbotto, il tomte guardiano di una fattoria abbandonata da cinquant’anni che dimora in una graziosa casetta ricavata nella vecchia cuccia del cane. Ogni giorno Borbotto “fa un sopralluogo nella vecchia fattoria” per controllare che tutto sia in ordine, “schiaccia un pisolino di prova nel letto, tira la tenda e, per finire in bellezza, fa un giro di prova sul cavallo a dondolo nella cameretta”, infine carica l’orologio arrampicandosi su una scala.

Il tomte è un personaggio davvero ben ritratto, il classico gnomo scontroso e burbero che non perde occasione di lamentarsi e sbuffare per poi, in realtà, mostrare un sentimento di sensibilità e gentilezza ad esempio accudendo un bombo impigliato (e poi liberato) tra i fili di una ragnatela.

Non lontano, “nelle profondità del Grande Bosco e sotto la quercia gigante, c’è la tana dei conigli”, una tana chiassosa, vivace, divertente, in cui si avvicendano una moltitudine di situazioni. La famiglia dei conigli è numerosa: zii, genitori, nonno e un mucchio di piccoli coniglietti. La tana è sempre in movimento e i vari conigli vengono via a via caratterizzati nel corso della storia.

Gradevole è il contrasto tra l’atmosfera sospesa della vita del tomte, in cui dominano silenzio, quiete e solitudine (strenuamente difesa dallo stesso gnomo!), e quella che regna tra i conigli, saltellanti e pullulanti di vita.

La storia di Borbotto e e quella dell’allegra famigliola di roditori scorrono parallele e complementari. I capitoli sono brevi e alternano la narrazione dell’una a quella dell’altra. Il testo è corposo ma molto dialogato e dal linguaggio semplice.

Dopo i capitoli iniziali dedicati alla presentazione delle due diverse situazioni, si entra nel vivo con un piccolo incidente: un forte vento sospinge lontano il cappello rosso e i guanti di Borbotto, nonché il cartello con scritto… TOMTE IN ARRIVO PER IL PERIODO NATALIZIO (in realtà il cartello ora sbiadito riporta solo “Tomte in A per il periodo natalizio”).

Nel frattempo Conni e Nillo, i due coniglietti più piccini, durante una passeggiata nel bosco trovano questi oggetti e iniziano a interrogarsi sulla loro natura… il cappello pare proprio una banderuola, e i guanti dei sacchi a pelo! Il cartello resta però un mistero (cos’è un tomte? cos’è il Natale?), mistero che sarà affrontato chiedendo l’aiuto ai vari animali del bosco in una consultazione collettiva ricca di humor. Alla fine i conigli comprendono che: il tomte è qualcuno che arriva con il Natale, il Natale è una festa in cui ci si scambia regali, il Natale arriva quando giunge il tomte.

Da questo momento nella tana dei conigli fervono i preparativi, alquanto divertenti, per l’arrivo del tomte nonché per il Natale; da parte sua il tomte è alle prese con la sua vita quotidiana, la visita di una misteriosa fata alata e l’accudimento del piccolo bombo.

Non posso dilungarmi oltre nella trama ricca di avvicendamenti che lascio ai lettori il gusto di scoprire; posso solo dire che la conclusione andrà a chiudere il cerchio di entrambe le storie… e il Natale alla fine arriverà davvero…

LA VOLPE E IL TOMTE

Astrid Lindgren (testo), Eva Eriksson (illustrazioni)

Traduzione di Roberta Colonna Dahlman

Il Gioco di Leggere

Anno di pubblicazione: 2018

29 pp.

Prezzo di copertina: 16 euro

Età di lettura: dai 3 anni

NATALE NEL GRANDE BOSCO

Ulf Stark (testo), Eva Eriksson (illustrazioni)

Traduzione di Camilla Storskog

Il Gioco di Leggere

Anno di pubblicazione: 2018

100 pp.

Prezzo di copertina: 19,90 euro

Età di lettura: dai 5 anni

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2 risposte a “Natale e il tomte”

  1. Romeo ha detto:

    Ho letto “Natale nel grande bosco” a scuola e mi è piaciuto tantissimo!

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