I papà spesso se ne stanno nascosti, e silenziosi.

Parlano poco della vita quotidiana con i figli, del loro essere padri, degli scombussolamenti emotivi che vivono. Le mamme, invece, condividono continuamente tutto ma proprio tutto tutto tutto del loro rapporto con i bambini, off line e on line.

Ma anche i papà hanno parole.

Parole che inventano storie per i figli, parole che leggono altre parole e immagini in libri schiusi, parole che attingono a racconti familiari, parole che rispondono alle domande di occhi curiosi e insaziabili. Parole sicure, parole insicure.

Non sarà facile stanarli. Noi ci proviamo: vorremmo capire chi sono i papà che raccontano storie, come le raccontano, perchè le raccontano, insomma, cosa accade nella relazione tra papà-figli-storie. In cui le storie possono essere dei libri, ma anche di narrazioni pubbliche, storie musicate, storie inventate e sussurrate, o qualsivoglia altra  forma.

Abbiamo l’impressione che se iniziazzero a raccontarsi, ne uscirebbero ritratti di raccontastorie un po’ fuori dagli schemi. Più sinceri? Forse. Più autoironici? Forse. Meno bloccati dal confronto con un’immagine perfetta di madre con cui le donne spesso devono fare i conti?

Non sappiamo. Inauguriamo questa rubrica per scoprirlo. Se volete volare con noi, seguiteci, leggeteci, diffondete e andate a caccia di papàraccontastorie.

E’ una rubrica aperta a chiunque, una volta stanato, voglia raccontarsi un po’: scrivete a info@gallinevolanti.com

PAPEROGA

è il nostro primo papàraccontastorie che ogni tanto condividerà tutto ciò che si può dire ad alta voce sulla sua relazione a tre con figlia e libri. Un solo commento: con lui, il divertimento è assicurato!

Paperoga si presenta (estratto dal suo blog http://paperogaedintorni.wordpress.com)