C’è chi nasce di qua e chi nasce di là. Come ha scritto Cecilia Strada recentemente nel suo profilo facebook, non è un merito nascere da una parte o dall’altra del Mediterraneo. Semplicemente, accade. Alcuni sopra e altri sotto. Certa gente vive al freddo e certa altra al caldo. Poi le stagioni girano, gira la ruota, e quando qua è inverno, là è estate, qua si semina, là si raccoglie.
Questo io leggo nell’albo illustrato Quelli di sopra e quelli di sotto, edito da Kalandraka (casa editrice che ha pubblicato un altro libro da me amatissimo). Con illustrazioni dai colori caldi, stilizzate, quasi geometriche, e composte da linee curve e spezzate, ci racconta questo: se qua piove, forse là c’è il sole. Non c’è nulla da spiegare in queste differenze. Semplicemente, sono. E’ come chiedersi: come spiegare a un bambino che esistono uomini con la pelle nera? Non c’è nulla da spiegare: semplicemente, esistono.
Il punto è che quelli di sopra pensano che quelli di sotto siano diversi. E viceversa. E qua l’autrice cilena, Paloma Valdivia, è geniale nel non esplicitare ciò che spesso si cela dietro alla parola ‘diversità’: stranezza (con nota dispregiativa). È sufficiente osservare le illustrazioni e la diversità dell’altro si palesa come spregio (ad esempio un coniglio con le orecchie smisuratamente lunghe tanto da ricordare quelle d’asino). E malgrado le differenze, o forse proprio grazie ad esse, come scrive l’autrice, siamo tutti uguali nella diversità. Tutti diversi agli occhi degli altri.
L’architettura dell’albo sottolinea questo gioco di sguardi: la pagina divisa a metà con linea orizzontale rappresenta in modo simmetrico i due mondi che si guardano e rispecchiano pur restando distanti gli uni agli occhi degli altri. E’ un libro perfetto per essere letto in due sensi, da due persone!
E infine: chi sta sopra e chi sta sotto? Chi vive di qua e chi vive di là? Beh, direte voi, se io abito sopra, è chiaro che tu abiti sotto. Eh no. Perché se tu sei convinto di abitare sopra, io dove abito? Sotto! Come la mettiamo?
Poche frasi, semplici, chiare, precise, che van dritte al punto. Questa è la semplicità che amo. E’ un libro che incuriosisce, pone interrogativi, fa frullare pensieri nella testa, ribalta prospettive, in modo delicato e naturale perchè tutto avviene con gran divertimento, grazie ad immagini buffe e gioiose e ad un testo essenziale, per nulla didascalico. Di diversità nei libri per bambini ho già scritto, questo albo stupisce perché con maestria parla di una diversità normale e di una diversa normalità.
E’ sufficiente, ogni tanto, guardare il mondo al contrario, per capire che è tutta una questione di punti di vista.
Buongiorno, a me piace moltissimo, me lo hanno letto in un corso, meraviglioso… l’unica cosa brutta è che non si può acquistare perché non lo pubblicano più.
Ingiustamente non reperibile! Scrivi alla casa editrice, se siamo in tanti a farlo, chissà. Nel frattempo puoi monitorare i siti di usato e fuori catalogo come Libraccio e Maremagnum.
a noi non mi è piaciuto…
la differenza qui è solo apparenza (che emerge nella diversità dell’abbigliamento).
per quanto mi riguarda le differenze non vanno cancellate, ma conosciute e accettate.
il commento di mio figlio (6 anni) è eloquente: ma non è vero mamma, le persone degli altri paesi sono diverse!
dovevo dirgli di no?
è chiaro che le diversità non devono fare paura, e qui l’intento è buono.
ma se si cancellano e si accettano come apparenza, dove sta la varietà? dove sta la ricchezza? dove sta l’originalità?
Ti ringrazio molto Silvia per il commento legato alla vostra epserienza di lettura. E concordo con il pensiero di fondo che esprimi e che tuo figlio giustamente ha colto. Credo però che il senso ultimo di questo libro risieda nell’uguaglianza come essere umani. In fondo, siamo tutti diversi, siamo nati e ci siamo adattati a luoghi e a,bienti differenti, sviluppano diversità più o meno evidenti, ma in fondo, è solo un caso se siamo in un modo piuttosto che in un altro. Siamo uguali come uomini. Io l’ho inteso così, e credo sia un bel messaggio, che tiene insieme sia il valore e l’oggettività delle differenze che la relatività delle stesse. Che ne pensi?
Riflettendo è pur vero che a quegli abiti, cui noi abbiamo attribuito il significato “siamo diversi solo nelle apparenze”, può essrene attribuito un altro (e forse questo era l’intento) in cui le differenze fische (qui rappresentate dagli abiti) sono il lato esterno e apparente di tutti noi. Sotto siamo uomini, donne, bambini e bambine.
Ma è proprio al di sotto delle apparenze, (dove qui invece troviamo personaggi appiattiti e uguali tra di loro) che dovrebbe vibrare tutto ciò che siamo, unici e irripetibili.
non siamo uguali nè fuori nè dentro. siamo tutti diversi e dobbiamo accettarci in tutte le differenze che ci spaventano e imparare a convivere.
essere uomini è un concetto che ci accomuna nelle gioie, nei dolori, nelle paure, nelle speranze, nel bene, nel male. cioè in tutto ciò che sta nell’animo.
Questa è la ricchezza del genere umano.
Vorrei anche concludere con una frecciatina: togliendo i vestiti i personaggi sono comuque ritratti tutti rosa pallido… tanto per confermare che non si può ritrarre il genere umano se non nelle differenze di ciascuno.
Certamente riconosco all’albo (che non comprerò e non consiglierò) il merito di aver provocato tutte queste riflessioni. Non è forse lo scopo dei libri?
Silvia buongiorno, ti chiedo scusa Silvia ma sto cercando questo libro per lavorarci a scuola in un progetto, poiché non è disponibile per la vendita…lo venderesti a me?
Carmala buongiorno, i libri che recensiamo, quando non sono presi a prestito dalle biblioteche, somma di proprietà della nostra Associazione di Promozione Sociale e non in vendita. In biblioteca lo trovi senz’altro però! Oppure puoi cercare in siti di vendita libri usati, se non in qualche libreria.
“con maestria parla di una diversità normale e di una diversa normalità” bellissime parole, che racchiudono perfettamente il senso del libro 🙂
Vi lascio la versione letta e musicata, sperando vi piaccia 😉
https://www.youtube.com/watch?v=hV6EMnl-kJA
Un libro bellissimo, semplice e al tempo stesso complesso, con molti spunti per riflessioni, giochi, scritti…
Hai proprio ragione Marina! Grazie di essere passata di qua ?
Confermate a pieno la mia impressione!!
L’impressione sul libro Maria?