A volte desidero così fortemente un tempo lento da sentir quasi male al cuore.
Come quando da bambina attendevo per un tempo eterno qualcosa che desideravo…il desiderio si trasformava quasi in dolore fisico. La lentezza non mi appartiene più ormai da molto tempo, troppo. Un po’ per scelte di vita fatte liberamente e in piena coscienza, un po’ per i continui ostacoli che la vita quotidiana semina per la mia strada. Nonostante io sia la persona che prende la vita con meno lentezza che conosca, ciò non vuol dire che non riesca ad apprezzarne a fondo e a respirare a pieni polmoni i rari momenti in cui seguo i ritmi del mio corpo e non quelli della mia mente.
Lo spazio per i libri e le storie è uno dei momenti di lentezza che mi regalo. Perchè le storie hanno il loro tempo. Raccontarle significa per prima cosa fermarsi ad ascoltarle, guardarle dentro, accogliere le visioni che ci regalano. Narrare storie è un modo di andare ad un ritmo diverso, un ritmo che è quello della parola e delle persone che ti ascoltano, un fermare gli occhi negli occhi, perché si narra solo se si entra in relazione con chi ascolta. La storia si costruisce nelle parole e nelle menti.
Lo facevano i nostri nonni, quando la televisione non c’era, davanti ad un camino a “fare filos”, raccontando la vita e i ritmi della terra che coltivavano. Le storie sono da sempre democratiche, sono per tutti, grandi e bambini. Da lì ripartiamo anche noi, un focolare acceso e un pollaio di galline che sono convinte, da veri pennuti, di poter imparare a volare.
[…] Lo spazio per i libri e le storie è uno dei momenti di lentezza che mi regalo. Perchè le storie hanno il loro tempo. Raccontarle significa fermarsi ad ascoltarle, guardarle dentro. Narrare storie è un modo di andare ad un ritmo che è quello della parola e delle persone che ti ascoltano, un fermare gli occhi negli occhi, perché si narra solo se si entra in relazione con chi ascolta. La storia si costruisce nelle parole e nelle menti. gallinevolanti.co… […]