Sono nata che il muro di Berlino era lì da un bel po’ di tempo. Non sapevo nemmeno cosa fosse o perchè ci fosse, semplicemente c’era, un monumento in una grande città. Poi a Berlino ci sono stata… era il 1994, l’anno della maturità, in giro per l’Europa in treno; il muro era caduto. A Berlino da allora non sono più riuscita ad andare. Mi dicono sia bellissima, una città viva e dall’architettura avveniristica, una città proiettata verso il futuro.
Io la ricordo grigia, affollata di palazzoni squadrati e tristi, una città senza colore… ecco è questo che mi aveva colpito, più del muro ormai del tutto demolito, una città che ancora era specchio di quello che fino a pochi anni prima era quotidianità.
In questi giorni sono 25 anni che il muro è caduto e io ho scoperto uno di quei libri che dovrebbero starsene esposti a prendere luce, aria e occhi, sugli scaffali di tutte le librerie, case e biblioteche. Un libro che invece ho trovato impolverato e dimenticato sullo scaffale più nascosto della biblioteca; le pagine paiono essere state sfogliate per la prima volta, quasi fosse fresco di stampa, e invece è uscito nel 2009, in occasione del ventennale della caduta del muro.
1989 – Dieci storie per attraversare i muri è una raccolta di dieci racconti curata da Michael Reynolds per Orecchio Acerbo che, con la solita attenzione editoriale, è riuscito nell’impresa, perchè di questo certamente si tratta, di mettere insieme i più importanti scrittori d’Europa.
Ho trovato il libro da prendere oggi in biblioteca!!
grazie Ada