Patatrac! è un albo illustrato originale e profondamente ironico.
La trama, a descriverla a parole, è piuttosto semplice: c’è un lupo affamato, molto affamato e arrabbiato, che cammina con passo risoluto in cerca di cibo, prima nel bosco poi in una tana di conigli, giù giù attraverso gallerie e cunicoli. Mentre il lupo si aggira minaccioso accadono fondamentalmente due cose: la prima è che ci sono tanti conigli che scappano e si nascondono impauriti, la seconda è che il lupo scopriamo essere arrabbiato e pure triste anche perché si sente solo, e nessuno gli vuole bene, ed è pure il suo compleanno!
Poi, c’è molto altro.
Innanzitutto i conigli, anch’essi protagonisti, non sono mai nominati nel testo ma compaiono solo nelle immagini; in secondo luogo il lupo è “un selvaggio, un bestione”, è cattivo ma “nemmeno così cattivo come potrebbe”, fa quasi tenerezza mentre gioca con una barchetta nella vasca da bagno nella tana dei conigli! A ben vedere, “si comporta da grande lupo cattivo solo quando ha fame” e “vorrebbe tanto essere buono” ma non sa con chi, perché “nessuno lo ama / tutti lo prendono in giro”.
E poi quei coniglietti che scappano… stanno davvero scappando (sembra di sì!) o stanno nascondendo una sorpresa (sembra di sì!)? Per avere una parziale chiave di lettura, occorre giungere al finale, che però non posso svelare!
E dunque Patatrac! è un albo semplice, breve, che tuttavia rivela una grande ricchezza: apre prospettive, solleva dubbi, stimola punti di vista, chiama con decisione il lettore dentro la storia. Si può leggere infinite volte ma non si arriverà mai a una univocità di senso perché Corentin gioca continuamente su diversi piani di narrazione. Gioca sul piano visivo e quello testuale che dialogano in maniera stupefacente creando un ritmo e un’ironia unica. Il lupo disegnato è molto buffo e goffo, eppure i coniglietti paiono terrorizzati e poi “non c’è da fidarsi”! Curiosamente, la stessa descrizione del lupo sembra restituire empaticamente ora il punto di vista del lupo stesso, ora quello dei coniglietti, ora quello del senso comune, quindi del lettore!
Non c’è da annoiarsi in questi 32 pagine in cui Corentin condensa disegni con uno stile ben lontano dall’essere lezioso e accattivante con un testo essenziale ma efficace. L’ironia è travolgente, la suspense ben costruita, il ribaltamento continuo.
E anche se bambini non faticheranno a cogliere che la cattiveria del lupo è dovuta al desiderio di avere amici… il libro non è una storia sui pregiudizi, sugli stereotipi, sulla solitudine, sull’amicizia, sul compleanno… Corentin è troppo fuori dagli schemi per costruire storie “a tema”.
Godiamocele e basta!
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