Capita che i libri rivelino tra loro sinergie inaspettate.
Oggi vi presento due albi illustrati che condividono un tema per me importante: la bellezza dei libri e l’arte di narrare storie.
Ce ne parlano in modo diverso: Isol in “Sorpresa!” punta su un linguaggio umoristico e vivace, sia nelle illustrazioni che nel testo, secondo lo stile che così fortemente la contraddistingue. Saki, pseudonimo di Hugo Hector Munro (1870-1916), in “Il narratore” si caratterizza invece per un tagliente humor inglese, piuttosto vicino al “politicamente scorretto”, con uno stile diretto, breve ed incisivo. Racconto compreso nella raccolta di storie “La zia ha adottato un licantropo” (Salani 2002, illustrazioni di Quentin Blake), “Il narratore” è stato edito nel 2007 da Orecchio Acerbo come albo illustrato. Elegante nella forma e nel contenuto, è un’opera esemplare per la fusione armonica e originale tra tutte le parti che determinano un albo illustrato: testo, illustrazioni e lettering.
Fermo restando che i due libri possono essere usufruiti con godibilità dai bambini in autonomia, mi piace pensarli come un’ottima proposta anche per gli adulti. Li immagino adatti a sostegno di percorsi di formazione alla lettura, nelle scuole o in altri contesti, poiché, condivisi in lettura ad alta voce, possono sollecitare un bel confronto. Tempo fa, una psicologa si rivolse a noi per un suggerimento bibliografico da proporre nel corso di una formazione con insegnanti di nido e materna incentrata sul valore della lettura, in particolare nella relazione adulto-bambino. All’epoca le suggerimmo tra gli altri “Il punto”.
Oggi consiglierei anche Saki e Isol.
Che cosa accade quando apriamo un libro? Quando e perché una narrazione è efficace? Qual è il senso del narrare? Che cosa rappresenta per il bambino l’esperienza della lettura o dell’ascolto di una storia?
A legger bene Isol e Saki, troviamo ottime risposte.
Sono convinta che la funzione dei libri e delle storie debba essere null’altro che questa: sollecitare l’immaginazione, farci compagnia, e in ultimo, divertire.
Divertire: dal lat. divertĕre, propr. «volgere altrove». letter. Volgere altrove, allontanare. Ricreare lo spirito distraendolo da altri pensieri; interessare piacevolmente.
Quelle pagine scritte e disegnate possono rivelarsi tra i migliori compagni di vita. Non dovrebbero avere come finalità primaria l’educare. Le storie accolgono il sentire dei bambini, i loro perché, fanno sì che la loro curiosità si abbeveri a una fonte inesauribile. Per questo non dovrebbero chiudere strade ma offrire spazi aperti e immaginari possibili.
Aprire un libro significa aprirsi a se stessi, agli altri, al mondo. Respirare libertà.
SORPRESA!
ISOL
LOGOS EDIZIONI
Che i libri schiudono un mondo meraviglioso, e forse prezioso nel tempo, Isol ce lo racconta con straordinaria efficacia. L’autrice argentina -che solo autrice non è dato che è al contempo artista, grafica, poetessa, fumettista e cantante (!!)- ha uno stile inconfondibile e estremamente originale, e per questo è stata due volte finalista al premio H.C. Andersen e nel 2013 vincitrice dell’Astrid Lindgren Award.
I suoi libri, in Italia quasi tutti nel catalogo Logos, trasmettono un’energia travolgente e riescono con apparente leggerezza a scavare nei pensieri e nell’animo dei bambini, aderendo perfettamente al loro punto di vista. Per non parlare delle illustrazioni, così particolari nel tratto quasi fumettistico, nei colori stesi con approssimazione e voluta imprecisione, nell’uso del nero per risaltare elementi, nei continui cambi di prospettiva e dimensione.
Anche in “Sorpresa!” siamo di fronte a un albo impeccabile nell’armonia dei suoi diversi elementi.
Nino è un bambino molto sveglio, simpatico, e soprattutto curioso. Occhi grandi e ciuffo ribelle. La storia si apre alla vigilia del suo compleanno, Nino è in casa da solo e, come a tutti sarà capitato almeno una volta, per caso scopre il suo regalo bello impacchettato:
Aveva sempre pensato che un armadio non fosse un posto molto intelligente per nascondersi.
Inutile dire che a quel punto i suoi pensieri convergono verso un’unica domanda.
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