Apprendisti in erba…

Ada

I bambini hanno spesso una visione chiara e precisa del loro futuro professionale, molto più di noi adulti. Io ad esempio da piccola ero convinta che avrei fatto la pasticciera…oggi il mio massimo in tema è la torta al riso soffiato! Ma si sa i sogni vanno coltivati e assecondati per poi poter trovare la strada giusta. La cosa più bella è vedere l’entusiasmo negli occhi dei bambini che si sperimentano in percorsi di futuri possibili, almeno fin tanto che le loro fantasie non si tramutano in precise domande e tecnicismi che mandano in crisi noi adulti.

L’altra sera, quasi per caso, mia figlia dodicenne mi ha chiesto come si fa a diventare astronauta.

Beh certo per diventare astronauta devi esercitarti e studiare.
Si ma cosa?
….mhhh…ah sì la fisica!!
Ma perchè?
Per conoscere i principi gravitazionali.
Ma non devi saper pilotare una navicella?
A beh certo…un fisico pilota.
Ma scusa mamma quando li fanno vedere in tv stanno sempre aggiustando qualcosa sospesi nello spazio!
Specializzazioni Matilda…un fisico pilota meccanico!
Ma non fanno anche esperimenti nello spazio? Fanno crescere le piante? Non studiano l’invecchiamento in orbita?
(sudori freddi…non ci sono più i bimbi di una volta che si accontentano di immaginare di andare sulla luna con uno scatolone di cartone!?!)

Ho fatto la mia figurona perchè sul comodino avevo da qualche tempo un piccolo gioiello, Apprendista Astronauta di Steve Martin – Editoriale Scienza che mi ha letteralmente salvata dall’impasse e aperto un mondo sul tema.

Un piccolo manuale costruito con grande attenzione ai diversi aspetti scientifici e tecnici, ai percorsi professionali, alle attrezzature e soprattutto alle proposte quotidiane in cui un bambino, che sogna un futuro da astronauta, può lanciarsi!

E così impariamo che per andare nello spazio puoi essere un pilota, piuttosto che un ingegnere o uno scienziato. L’importante è avere pensiero rapido e capacità di reazione per far fronte a situazioni complesse. Vuoi sperimentarti ed esercitarti? Cerca di agguantare un righello in caduta libera e verifica come migliora la tua presa nel tempo.

Mi ritrovo curiosa a sfogliare questo manuale dalla grafica accattivante e dal formato piacevole per scoprire i principi delle orbite. Sapevate che uno space shuttle per non cadere sulla terra deve viaggiare ad una velocità di 28000 km/h?  o che la velocità di un satellite dipende dalla sua posizione orbitale? Più è vicino più deve andare veloce per vincere la forza di gravità…non ci capite niente di fisica e orbite? L’autore vi propone semplici e ripetibili esempi concreti per visualizzare il principio fisico.

Mi ritrovo a leggere voracemente insieme a mia figlia per imparare cose di cui non sapevo praticamente nulla…il controllo della missione, la stazione spaziale internazionale, la complessità della procedura di aggancio di una navicella, i principi della medicina e della biologia nello spazio.

Senza parlare delle questioni più divertenti legate alle quotidianità in assenza di gravità: la tuta spaziale e i suoi componenti, il sistema di raffreddamento (che lì dentro a quella specie di scafandro ci viene un po’ caldino) e se ti scappa la pipì con quel pò pò di roba addosso? Vai tranquillo con l’indumento di massimo assorbimento (ndr pannolone) non avrai problemi.

I principi scientifici e le questioni super tecniche predono forma concreta agli occhi dei bambini (e degli adulti con il cervello poco allenato allo spazio come me) in divertenti e semplicissimi esperimenti che ti permettono di concretizzare ciò che sembrava inizialmente impossibile da comprendere.

Con i bambini ci si può poi divertire a praticare i diversi esercizi proposti come ad esempio la procedura di riparazione di un pezzo nello spazio

prove di coordinamento occhi – mani per dar prova delle indispensabili abilità che un astronauta deve avere

Apprendista astronauta | S. Martin, J. Farley | Editoriale Scienza - Galline Volanti

e tante altre piccole attività manuali: costruiamo un razzo con il modellino pretagliato, sperimentiamo la procedura di aggancio di una navicella spaziale con due bicchieri di plastica,  addestramento in tuta spaziale sperimentando semplici esercizi atletici…semplici se non hai uno zaino voluminoso e ingombrante al seguito!

Insomma un modo di studiare lo spazio con concretezza proponibile sia in famiglia che a scuola, con utili e accattivanti poster, modellini, attestati e adesivi sticker per segnare le varie tappe raggiunte.

Per tutti i bambini e le bambine che sognano di diventare astronauti!

Mamma ma invece Tommy vuole fare l’architetto come lo zio… :O

Eccomi tirare fuori dalla borsa un’altra perla che vi lasciamo scoprire…

APPRENDISTA ASTRONAUTA
Steve Martin (testo), Jennifer Farley (illustrazioni)
Editoriale Scienza – Collana: A tutta scienza
64 pp. | 20 x 24 cm.
Anno di pubblicazione: febbraio 2017
Prezzo di copertina: 13,90 €
Età di lettura consigliata: dagli 8 anni

Ci capita di ricevere ogni tanto dalle case editrici copie di libri in omaggio ai fini di una recensione, in genere in maniera concordata. Scegliamo in piena di libertà se raccontare il libro sul blog, se lo riteniamo di qualità e se ci colpisce in modo particolare. Apprendista Astronauta e Apprendista Architetto sono due di questi libri. Ringraziamo pertanto la casa editrice Editoriale Scienza per la copia inviata.

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2 risposte a “Apprendisti in erba…”

  1. whatever ha detto:

    “Sei pronto per la missione?” in copertina e avete avuto il coraggio di recensire in maniera disfattista da radical chic dei poveri Storie della buonanotte per ragazze ribelli senza probabilmente averlo neanche tenuto tra le mani. Quando si dice la coerenza. Vi ringrazio comunque, ora so cosa non comprare a mia figlia.

    • Silvia Sai Silvia Sai ha detto:

      Caro “whatever”, se hai letto la recensione di questo libro divulgativo, ti sarai reso conto che apre scenari e immaginari possibili a qualsiasi lettore senza alcuna identificazione di genere. Non pone alcun ostacolo alla identificazione, altrimenti, estendendo il tuo ragionamento ad altri libri, ciò significherebbe che un lettore maschio non può riconoscersi in una storia dove c’è una bambina e viceversa. Questo criterio precluderebbe ai bambini e alle bambine la lettura di moltissimi libri, a fronte di proiezioni che tutto sommato ci paiono adulte sul mondo bambino. L’interesse della figlia di Ada, che ha scritto il post, per questo libro ne è una conferma. Infine, ci dispiace tu possa pensare che abbiamo scritto del libro “Storie della buonanotte per bambine ribelli” senza averlo letto, l’abbiamo letto e valutato attentamente come tutti i libri di cui scriviamo. Ancora infine, se sei alla ricerca di belle storie con bambine protagoniste, storie che aprono le menti e gli sguardi, nel nostro blog ne trovi moltissime.

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