Cani&Gatti

Ada

Due gatti e un cane popolano la mia famiglia ormai da numerosi anni. Come spesso accade, prima di accondiscendere all’ingresso in famiglia dei membri a quattro zampe, eravamo pieni di buoni propositi.

Il gatto non salirà mai sul divano.

 

Il cane dormirà nella sua cuccia e se ne starà prevalentemente in giardino.

 

Dovremo essere rigidi nell’educarli durante il primo periodo in casa in modo da dettare noi le regole di convivenza.

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Dopo aver allevato due figlie eravamo fortemente convinti che non sarebbe stato poi così impegnativo gestire tre piccole bestiole…

Si sa i buoni propositi rimangono spesso tali…risultato siamo una famiglia in cui le regole di civile convivenza sociale fra umani e animali sono state definitivamente scritte e sancite da questi ultimi, che decidono bellamente cosa fare di noi, soprattutto dei componenti adulti della famiglia che spesso prendono per il naso!

E allora capita di non riuscire ad avere libero accesso al proprio divano perché occupato da pelosi comodamente accovacciati

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…di trovarsi a preparare la cena prima per gli animali che per gli umani di casa per non dover continuamente rischiare di inciampare a causa del loro infilarsi tra le gambe lamentandosi come fosse sei mesi che non mangiano.

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Capita di dover dormire in 20 cm di letto perché oltre alle due bambine e al marito ci si ritrova con il cane freddoloso (per fortuna piccolo) che tenta di infilarsi sotto le coperte.

Per non parlare della gestione dei comportamenti di protesta preadolescenziale delle bestie che decidono, ad un certo punto, di esercitare la propria libertà di pensiero e di dissenso rispetto alle scelte famigliari, che le vedono recluse per una buona mezza giornata fra quattro pareti, spargendo liquidi corporali ovunque…e ovviamente quando ti svegli e vai in bagno senza occhiali di prima mattina li centri in modo preciso e millimetrico.

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Insomma la gestione famigliare è stata, almeno fino ad ora, del tipo “cerchiamo di sopportarci a vicenda e vogliamoci tanto bene”. Devo dire che non è poi andata così male perché gli animali di casa, pur nella sregolatezza della gestione umana, qualcosa l’hanno imparato, forse più per spirito di sopravvivenza che per merito dei padroni. Ma quello che fino ad ora mi era veramente mancato era saper leggere le motivazioni dietro a comportamenti e atteggiamenti della mia selvaggia famiglia. 

Poi mi è capitato fra le mani un bellissimo albo illustrato, di quelli che probabilmente l’editoria ascriverebbe alla categoria dei libri divulgativi ma che in realtà è molto di più. Cani & gatti sotto la lente della scienza scritto da Antonio Fischetti ed illustrato da Sebastien Mourrain per Editoriale Scienza mi ha aperto nuove frontiere di esplorazione e immaginazione.

Perché è un albo il cui spirito non è quello di spiegare scientificamente come è fatto un cane o un gatto e nemmeno di portarci a scoprirne razze e peculiarità quanto piuttosto di accompagnarci a immaginare cosa passa loro per la testa quando si comportano in una certa maniera piuttosto che le modalità di relazione con i loro umani da compagnia.

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E allora ecco spiegato perché, pur essendo cresciuti nella medesima casa fin da piccoli, i nostri due felini hanno caratteri profondamenti diversi.

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Ho imparato che i loro miagolii sono espressioni che mettono in atto proprio in onore della razza umana per poter essere capiti mentre difficilmente, se non da cuccioli, li utilizzano per comunicare con i loro simili. Suoni gravi per far paura e suoni acuti per lamentarsi o domandare qualcosa. Abbiamo un gatto parlatore in casa e ormai posso dire di essere una esperta traduttrice dal felinese, soprattutto dei miagolii di protesta.

Ancora l’albo ci racconta di come avviene la riproduzione fra felini. Beh ecco un qualcosa lo avevo intuito… la cucciolata della veterana di casa era alquanto variegata, due tigrati (uno grigio e uno rosso), due bianchi a pelo lungo dagli occhi chiari e una tricolor non potevano di certo essere figli di un unico padre! Ma sapevate invece che il pene del gatto è dotato di piccole spine dette spicole? Povere gatte in amore…

Un altro mito che viene sfatato e che gli umani spesso usano a loro piacimento per poter aprire la porta ad un altro felino è quello della necessità di dare al primo arrivato un compagno di giochi…i gatti sono animali tendenzialmente solitari, non apprezzando un granchè la compagnia dei propri simili!

La parte dedicata ai cani è ancora più brillante e divertente di quella destinata ai felini che, forse anche per natura, risultano più schivi e meno propensi anche a farsi raccontare.

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Ci sono interessanti note di etologia quali ad esempio l’interpretazione, un po’ freudiana, dello scodinzolare del nostro cane che non sempre è sinonimo di felicità. Ho imparato che è necessario osservarne la posizione e l’ampiezza dei movimenti.

Se il cane è rilassato, tiene la coda in posizione un po’ più bassa e compie un movimento ampio.

Se invece il cane è teso, la sua coda è bella dritta, con movimenti meno ampi, ma più veloci.

Ma soprattutto ci sono buffe proposte di esperimenti simil scientifici cui sottoporre il proprio cane per testarne l’intelligenza (ovviamente ci abbiamo provato subito con scarsi risultati!)

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Illuminante poi il capitolo sullo “sguardo da cane bastonato” cui non darò più corda da ora in poi!

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Un albo che ho apprezzato perché ci ho ritrovato tanto dei comportamenti animaleschi ed umani degli abitanti di casa e della loro sregolatezza selvaggia!

Un albo curato nel testo senza voler necessariamente essere eccessivamente scientifico, quanto più votato al tema della relazione animali – umani, accompagnato da illustrazioni dall’ampio respiro, visto anche il formato importante dell’albo, che, pur richiamando il tema del capitolo, lo fanno in modo garbato e spesso ironico, andando dunque a stemperare e addolcire invece la densa pagina di testo a fianco.

Aiutano nella lettura del testo l’uso di frasi evidenziate in colore rosso e parti in carattere più importante quasi a divenire una sorta di sinossi del capitolo che ne permette una lettura più rapida.

La descrizione è sempre movimentata, mai annoiante anche grazie alla scelta dell’autore di portare sempre esempi molto concreti dei concetti di etologia che vuole esprimere, collegandoli spesso a momenti che, chi ha un animale in casa, ha certamente sperimentato.

Un piccolo suggerimento…sarebbe stato interessante, per chi convive sotto lo stesso tetto con cani e gatti contemporaneamente, chiudere con un capitolo sulle convivenze più o meno pacifiche delle due razze animali.

CANI&GATTI
SOTTO LA LENTE DELLA SCIENZA

Scritto da Antonio Fischetti illustrato da Sebastien Mourrain
Editoriale Scienza
64 pp. | 27 x 27 cm | Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo di copertina: 16,90 euro
Età di lettura: dai 6 anni 

Ci capita di ricevere ogni tanto dalle case editrici copie di libri in omaggio ai fini di una recensione. Scegliamo in piena di libertà se raccontare il libro sul blog, se lo riteniamo di qualità e se ci colpisce in modo particolare. Cani&Gatti è uno di questi libri. Ringraziamo pertanto la casa editrice Editoriale Scienza per la copia inviata.

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Per svolazzare ancora un po’…

Qualche nota sull’autore

Antonio Fischetti, a dispetto del nome italianissimo, vive in Francia dove esercita la professione di ricercatore e professore di fisica specializzato in acustica e di giornalista scientifico. Collabora con la rivista satirica Charlie Hebdo e ha pubblicato questo libro in occasione dell’Expo Chiens&Chats ospitata dalla La Citè des sciences et de l’industrie (Paris).

Una serie di audiovisi collegati prodotti da Fischetti

“Les yeaux dans la Truffe”

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