Pronti a ridere di gusto? Pronti a una storia densa di humor e un po’ irriverente?
Ecco a voi il nuovo libro di Fausto Gilberti per Corraini.
Io adoro Gilberti. È un autore non solo geniale nelle sue trovate narrative ma è anche l’unico illustratore che abbia la capacità di farmi ridere, e tanto, guardando semplicemente i suoi disegni, talmente umoristico ed espressivo è il suo tratto (se non conoscete il suo L’orco che mangiava i bambini correte subito a cercarlo!).
Ebbene, Il circo del nano e della donna barbuta ha un titolo che non può incuriosire. Un libro che è anche una galleria di ritratti bizzarri, che più bizzarri non potrebbero essere, da gustarsi ridendo sotto i baffi, o meglio, sotto la barba!
Il circo del nano e della donna barbuta


Come spesso accade è la copertina ad avermi catturata immediatamente. Un giallo intenso da cui affiora l’inconfondibile stile di Gilberti mi ha indotto ad aprire il libro per scoprire cosa avesse inventato questa volta.
Tutto ha inizio con una donna barbuta, non molto attraente per la verità, essendo barbuta – precisa Gilberti. E se il soggetto della storia è piuttosto insolito, l’ironia si disvela fin dalla prima riga dove l’autore ci spiega, dopo il classico C’era una volta, che la donna barbuta “desiderava tanto sposarsi e avere dei figli”. Come non proseguire la lettura dopo codesto esordio?
Bisogna proseguire infatti perché il testo, discretamente lungo, racconta una storia che si compone di personaggi caricaturali e surreali.
“Come spesso succede nelle fiabe più belle, avvenne qualcosa di magico. La donna barbuta stava camminando nel bosco in cerca di asparagi selvatici quando incontrò un ometto che raccoglieva la legna”.
Voltiamo pagina e conosciamo l‘ometto in questione – un po’ mago, davvero buffo! E così il loro destino è segnato, “si avvinghiarono in un focoso e peloso abbraccio” e subito dopo si sposarono.
In undici anni nascono ben undici figli e così questi genitori decisamente anomali decidono di dare vita a una compagnia circense, perché, se hai una famiglia così numerosa e originale, qualcosa di particolare devi pure inventarti…
Dopo queste pagine introduttive la narrazione prosegue presentando, in un dialogo diretto con il lettore, uno ad uno tutti gli undici figli.
Immaginate già come potrebbero essere queste creature? Sì, quasi tutte strambe, tutte diverse diversissime tra loro. Ma la cosa straordinaria non sono tanto, o solo, le loro stranezze, ma il fatto che queste diversità si trasformino in competenze circensi. Già, perché “al netto di un difetto erano quasi tutti fenomeni fenomenali”, perfetti per dare vita a un circo.
Non si può non citare la primogenita, Piera, talmente grande – ma grande davvero – che non riesce a muoversi di un centimetro e “per rimediare alla sua condizione di donna immobile ha quindi dovuto sviluppare negli anni un potere soprannaturale: la forza del pensiero”. Piera fa le cose più normali e più strane, con la forza del pensiero, ci racconta Gilberti.
Poi c’è Ermes, il più alto della famiglia, e qui le illustrazioni ce lo mostrano bene, mentre sovrasta con la sua altezza i bambini visitatori del circo, entusiasti, tutti con gli occhi stralunati tipici di Gilberti. E cosa potrà mai fare al circo, Ermes? Sollevare i bambini mostrando loro il mondo da un’insolita prospettiva: dall’alto infatti “papà e mamma non sono poi così tanto grandi come dicono di essere”.
Non posso raccontare l‘intera discendenza della donna barbuta e del nano perché vi rovinerei la lettura, posso solo citare ancora Victor, il penultimo, apparso un giorno cadendo dal cielo – chissà da dove – mentre la famiglia faceva un pic-nic. E cos’altro potrebbe fare Victor se non l’uomo volante che si fa sparare dal cannone? Il mio ritratto preferito, però, davvero geniale, è l’ultimo, e posso solo dirvi che si tratta di Pompeo, l’uomo invisibile.
Lo stile narrativo di Gilberti chiama a sè sempre il lettore, coinvolgendolo in rime perfettamente integrate nel testo, dialogando e scherzando fino al gran finale a sorpresa che ovviamente non svelo…
Insomma, difficile raccontare il libro, così originale nei contenuti e nella composizione grafica – scoppiettante! – senza anticiparne troppo. Io lo trovo perfetto per una lettura che definirei scanzonata, divertente, che ancor più guadagna in lettura ad alta voce a un pubblico di bambini grandicelli (dai 6 anni).
IL CIRCO DEL NANO E DELLA NONNA BARBUTA
Fausto Gilberti (testo e illustrazioni)
Corraini Edizioni
Anno di pubblicazione: 2018
48 pp. | 21 x 28 cm.
Prezzo di copertina: 16 euro
Età di lettura: dai 6 anni
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