La lettura del libro è piuttosto intuitiva: ogni doppia pagina offre degli scenari marini, perlopiù subacquei. Senza lenti, ciò che appare ad occhio nudo sono linee e forme lievemente colorate, a volte riconoscibili altre meno, ma se osserviamo attentamente attraverso i filtri, ecco compaiono meraviglie.
Una breve, unica, introduzione suggerisce di guardare le pagine prima attraverso la lente verde (lo scafandro), poi attraverso quella blu (la maschera da sub), la rossa, infine, mostrerà cose ancor più segrete, come da un sottomarino.
Ogni nuovo paesaggio è introdotto da un brevissimo testo che incuriosisce su quanto si andrà ad osservare attraverso tutte e tre le lenti: man mano che si scende di profondità, fino ad usare la lente rossa del sottomarino, si scopriranno elementi naturali sempre più nascosti (i nomi delle lenti sono fittizi in quanto a volte mostrano cose sopra la superficie dell’acqua).
La sorpresa più grande risiede sia nella scoperta di esseri viventi nascosti nella natura sottomarina (pesciolini che nuotano tra le alghe, pesci lanterna, piccoli abitanti di conchiglie…), sia nel mutare, spesso sostanziale, della medesima scena osservata con filtri differenti.
Ecco dunque che un paesaggio di anemoni rivela a un tratto un piccolo granchio, coralli meravigliosi sorprendono pesci pagliaccio, un mare calmo nasconde cavallucci di mare e poi anche un veliero, ma sotto il veliero ecco che con le lenti rosse notiamo una gigantesca balena!
E poi vediamo ancora altre balene, e pinguini tra gli iceberg, gabbiani, coralli e meduse, persino un pesce palla che da placido nuotatore si gonfia alla vista di uno squalo avvistato, da noi, grazie alle lenti rosse!
C’è anche il mare in burrasca, le cui onde si gonfiano alte con le lenti blu, alcuni relitti appaiono poi galleggiando mentre un faro illumina la strada ai naviganti..
Infine, tra le pagine più inaspettate vi è quella che ritrae alcune barche sul mare aperto, prima pescherecci, e poi navi con passeggeri… davvero una sorpresa con l’ultima lente!
E come non citare la spiaggia, dove una tartaruga ha deposto le uova che vediamo schiudersi con la seconda lente e poi salutare un gruppo di tartarughine neonate in corsa verso il mare, con l’ultima lente?
Lo trovo un bel libro per divertirsi in modo attivo, scoprendo di volta in volta piccole e grandi meraviglie del mare.
Il grande formato unitamente alla praticità delle lenti, piuttosto maneggevoli poiché inserite in un unico supporto a cartoncino, rendono questa proposta praticabile anche dai bimbi più piccoli senza mediazione dell’adulto, diciamo dai 4 anni.
Lascia un commento