Sono Claudia, lettrice volontaria Nati per Leggere da molti anni e quasi da subito, in occasione del Giorno della Memoria, ho accettato di cimentarmi nella lettura ad alta voce a bambini più grandi di quelli a cui è rivolto solitamente il progetto NpL.
L’ho fatto molto volentieri perché questo è un argomento che mi è sempre stato a cuore.
Non c’è un motivo preciso, ma sin da bambina ho avuto questo grande interesse che negli ultimi anni, per sentirmi sempre più all’altezza, è sfociato anche nella partecipazione a diversi seminari e non ultimo nella partecipazione al viaggio della memoria a Cracovia-Auschwitz lo scorso ottobre con Istoreco (Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea di Reggio Emilia).
Si è trattato di un’esperienza toccante e profonda che ha avuto significato proprio perché svolta come viaggio studio, unico approccio possibile per me a certi luoghi.
Mi preme molto parlare ai ragazzi con correttezza storica, parlando di fatti senza dare giudizi e senza indugiare su particolari che possano scatenare curiosità morbose se non affrontate nel modo giusto, per questo non mostro mai foto e preferisco non leggere testimonianze di deportati.
Preferisco storie che trasmettano speranza e possano essere fonte di riflessione e ispirazione per i ragazzi, dove i protagonisti siano figure esemplari per il loro coraggio e la loro dignità, ma senza una retorica altisonante. In quest’ottica mi piace proporre anche storie con un punto di vista diverso, dove risalti l’umanità dei singoli, anche se stavano dalla parte del “nemico”.
Dopo ogni lettura parlo con i ragazzi del libro, ascolto le loro domande e le loro riflessioni, a volte è difficile farli parlare, altre volte sono fiumi in piena che ti sommergono, ma soprattutto amano spostare il tema su racconti familiari, spesso molto imprecisi, ma che consentono di scoprire piccoli mondi di storia locale.
Dal canto mio, a volte racconto di mio nonno, deportato in un campo di lavoro e poi rientrato a piedi dalla Germania, oppure degli ebrei reggiani, perché parlare di qualcosa di più concretamente vicino a noi e di persone, non di concetti astratti, fa percepire le cose con maggiore interesse e coinvolgimento.
Propongo letture di romanzi a due voci che attraverso una riduzione a un’ora circa di lettura siano comunque in grado di dare il significato della storia per intero. Oppure leggo libri illustrati, che trovo siano particolarmente accattivanti e capaci di rendere immediatamente fruibili anche gli argomenti più complessi, grazie al sapiente mix di immagini e testo che riesce a tenere sempre alta l’attenzione.
Semplicemente: grazie!