Sono storie belle da gustare e da rileggere scoprendo ogni volta nuovi particolari e scene nelle illustrazioni.
La prima – La scuola dei piccoli Marsù – racconta una quotidianità in cui molti bambini si riconosceranno: la sveglia mattutina, la colazione, i preparativi, il tragitto (quanto divertente!) verso la scuola, la routine scolastica (ovviamente moooolto particolare con un maestro pisolino, ad esempio!), e infine il confortante rientro a casa con mamma e papà.
La seconda – Il nuovo nido dei piccoli Marsù – racconta invece un’avventura, e forse questa è la nostra preferita. Una storia semplice ma profonda, in cui la famiglia si trova senza più casa dopo una terribile tempesta che ha spazzato via il loro nido. Inizia dunque il loro viaggio alla ricerca di un nuovo luogo dove vivere. Ma sembra proprio che nessuno degli animali della foresta sia disposto a condividere il suo spazio con loro. Finché, il pericolo imminente creerà unione e collaborazione e i Marsupilani potranno costruire il loro nido in un luogo davvero insolito con tanti nuovi amici!
Durante la lettura non potrete non essere affascinati e divertiti dalle lunghissime code dei Marsupilani. Ora diventano scale per scendere dal nido, ora si ingarbugliano e annodano tra loro, ora servono a restare sospesi ai rami, ora ad abbracciarsi e a tenersi stretti stretti nella bufera.
Buffi, i PIccoli Marsù, tutti col grande naso nero, le lunghe code e i diversi colori, uno giallo, uno a macchie e uno nero. Tutti e tre uniti ma diversi, questo lo scopriamo bene nella storia sulla scuola.
Mi sono piaciute molte queste storie perché sono vere storie, intessute bene nel testo, breve e narrativo, e nelle immagini. Nella loro semplicità racchiudono moltissimi aspetti variegati, esattamente come i disegni pullulano di animali e situazioni. A fine lettura, resta il sorriso, a volte di tenerezza a volte di vero spasso, una sensazione intimamente familiare senza essere sdolcinata, una leggerezza e un bell’entusiasmo!
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