In un’ambientazione simil-seicentesca, punto di partenza della storia è la rivalità insanabile tra due fratelli, duca Ludbert e duca Obert, che alla morte della madre si spartiscono le proprietà. Il desiderio di primeggiare sull’altro, con sotterfugi e segreti, trova massima espressione nel maestoso banchetto di 3 giorni e 3 notti, organizzato da Ludbert ma minacciato da Obert che, intrufolatosi sotto mentite spoglie, fa credere agli invitati che sarà servita una pietanza misteriosa dagli ingredienti rarissimi (creature fantastiche del bosco impenetrabile!).
Nel frattempo, Ottilia, figlia minore di Ludbert e appassionata studiosa di quelle creature fantastiche, scopre l’inganno…
Proprio qui, da una trama piuttosto lineare ma con una sintassi non piatta, c’è un cambio di passo importante, uno degli elementi a mio avviso più interessanti del libro, sia di ritmo che di focalizzazione. Una narrazione intrecciata che segue due vicende parallele: quelle della principessina Ottilia rimasta a palazzo a indagare e smascherare l’inganno e quelle di Amund, giovane guardiano di maiali spedito nel bosco come sacrificabile esca, alle prese con prove, oggetti magici, e creature strane (blemmi, manticore, basilischi, levrieri giganti!).
A comporre l’affresco, una memorabile moltitudine di personaggi che arricchiscono una trama avventurosa e scorrevole.
Il mio consiglio e di non perdervi questo romanzo illustrato! Perfetto in lettura autonoma tra i 9 e gli 11 anni (anche prima se condivisa o per lettori fluidi)!
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