Questo post fa parte di “Nontiscordardimé”, un rubrica che dà spazio a libri fuori catalogo, reperibili nelle biblioteche o nelle nostre soffitte. Segnalateci bei libri, se lo desiderate!
La papera e la foglia

Attilio Cassinelli ha fatto la storia dell’illustrazione per l’infanzia italiana.
Genovese di nascita, lasciò il suo lavoro in banca per dedicarsi al disegno diventando grafico pubblicitario per poi inaugurare una collaborazione pluridecennale con la casa editrice fiorentina Giunti.
Il suo segno è talmente distintivo e riconoscibile che chiunque abbia letto e amato, nella propria infanzia, le sue storie, potrà immediatamente riconoscere la mano di Attilio.
Il bordo nero a contorno delle figure, spesso di animali ed elementi naturali, il tratto sintetico e stilizzato, i volumi piatti, il riempimento pieno con colori definiti e privi di sfumature, congiuntamente alle storie dalla trama lineare, rendono i suoi libri adatti ai piccolissimi. Storie di quotidianità in cui possiamo godere di una rara geometria e pulizia delle forme.

Sono particolarmente affezionata a un libro datato 1975. Forse perché, essendo senza parole, potevo narrarlo come preferivo, forse perché racconta di coraggio, impulsività, spensieratezza, paura – solo indirettamente intuita dal lettore – o forse per il finale confortante… Fatto sta che io questo libro lo ricordo benissimo – e ciò mi capita davvero raramente -.
Un uovo si schiude e una piccola paperotta fa capolino. Giovanissima e inesperta, la papera viene attratta da una foglia sospinta dal vento e inizia a giocare con lei, inseguendola nel suo girovagare. A volte la foglia si posa, a volte accelera verso l’alto e volteggia, la papera sempre dietro, intenta a fare nuove scoperte del mondo (il suo riflesso nell’acqua di un laghetto, la terra, l’aria…), distratta da mille cose, ma sempre attenta a seguire la foglia.
Finché il lettore non inizia, forse, a preoccuparsi. Ma dove starà andando la papera? Dove è la sua mamma? Si rende conto che si sta allontanando? Troverà la strada di casa? La curiosità della giovane papera prevale sui timori che forse iniziano a farsi strada nel lettore, e noi, in fondo, la seguiamo fiduciosi.
Un ultimo soffio, la foglia plana su un prato per infilarsi dentro una casettina… da cui escono, mamma papapera e fratellini!
Un finale gioioso e delicato per una storia lieve come un soffio di vento, emozionante come le prime scoperte.
Il nostro consiglio è di cercare i libri di Attilio nelle biblioteche perché sono davvero unici. Attilio ha proseguito la sua lunga carriera, e in catalogo Giunti potete ancora trovare diverse sue storie.
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Che tenerezza! :’)