Assolutamente esilarante, per gli amanti dei dinosauri ma anche per i profani della materia, questa densa lettura strutturata in capitoletti-ritratti di dinosauri e altri animali estinti. Un divertissement, un insieme di racconti giocosi e un po’ surreali, una combinazione riuscitissima di elementi scientificamente provati e sfrenata immaginazione.
Ogni doppia pagina ospita un animale, descritto in un breve e agile testo, accompagnato da un ritratto illustrato – su un meraviglioso sfondo verde – in cui la straordinaria e umoristica capacità espressiva di Vanna Vinci, nonché il suo amore per questa categoria di animali, trova un felice compimento.
Bisogna dire che la veste enciclopedica è piuttosto credibile: non solo sono presenti inquadramenti temporali e geografici, ma le caratteristiche fisiche, le abitudini alimentari e di vita generale sono molto precise e dettagliate.
Ma, si sa, nulla vi è di più incerto e ancora sconosciuto della vita e delle sorti degli animali estinti. Ed è qui che inizia il divertissement di Vanna Vinci. Quando nel descrivere gli animali avvia la sua immaginazione con dei “si pensa che”, “si ritiene che”, lasciando spazio a brevi, mai pesanti o troppo assurde, ipotesi. Non pensiate che Vanna introduca chissà quale elemento fantasioso nelle descrizioni: qualche accenno, in alcuni ritratti, a ipotesi sul perché si sono estinti, perché avessero quelle date caratteristiche fisiche e così via. Diciamo piuttosto che è la scelta di una precisa modalità descrittiva a rendere concreta una certa immaginazione, in uno stile colloquiale e brioso, sostenuto da un linguaggio accurato e ricco. E così si legge di dinosauri con creste punk, aliti freschi, gambe nude di una rada peluria “non si sa se al naturale o depilate”, proseguendo con dinosauri dandy, attaccabrighe, o dall’aria un po’ fru fru, e ancora animali specializzati forse in gare di equilibrismo acquatico, o “vecchi erbivori in pensione che prendevano il sole sulla spiaggia”, per concludere con quelli che erano soliti pinneggiare “stancamente meditando sui massimi sistemi e sul destino dei dinosauri”.
Mai eccessive queste incursioni di stile, sempre misurate e spesso confinate nella parte finale della descrizione. Insomma, in apparenza una enciclopedia serissima!
Sfogliare questo libro, molto generoso nei ritratti – 50 -, significa godere in un perenne sorriso di illustrazioni cariche di vitalità e umorismo, a volte grottesco, a volte spietato. Disegni che pare quasi di averli lì, accanto, i dinosauri, con i loro sguardi buffi, interrogativi, feroci, placidi. Bella anche la scelta di impostazione grafica nel permettere alle illustrazioni a volte di sconfinare oltre la rilegatura centrale verso il testo scritto, conferendo così un bel movimento e una tensione originale al racconto.
Insomma, è lei stessa a precisarlo: questa enciclopedia è come fosse stata scritta da un dinosauro, il Vannasauro, e chi meglio di lei può raccontarci come vivevano questi affascinanti animali estinti?
Consiglio questa enciclopedia a tutti gli appassionati di dinosauri, agli amanti di Vanna Vinci, a chi ha voglia di divertirsi leggendo e imparando anche qualcosa di nuovo! Una proposta agile per letture a capitoli condivise tra bambini dai 7 anni in su e genitori… io la vedo perfetta anche come racconto quotidiano ad apertura di mattinata a scuola (magari proprio quando si stanno studiando i dinosauri)!
[…] grande fumettista Vanna Vinci per i dinosauri l’avevamo già incontrata nell’originale libro Piccola enciclopedia dei dinosauri e degli animali estinti, una sorta di compendio tra lo scientifico e il […]
Grazie per aver finalmente parlando su>% blog_title%
<Amato it! Maramures Grazie, buona giornata!
😀
Per i 4 anni è troppo presto?
Sì secondo me è presto, è un libro che viene gustato appieno dai bimbi più grandi. Poi nulla vieta di provare a proporlo con la mediazione dell’adulto!
Sembra molto bello, soprattutto per il piglio ironico. Da alcune citazioni che riportate però mi chiedo se sia il tipo di ironia che un bambino di 7 anni riesce a comprendere. Proverò con il mio Saverio! Brave galline!! Come sempre 😉
Vero, certe ironie sono certamente meglio accessibili ai ragazzi più grandi e adulti, ma sono solo incursioni e dunque è godibile anche per i più piccoli! Ci dirai!