Ci sono giorni in cui recupero stupori e meraviglie di bambina. REGGIO NARRA è uno di quei momenti. La mia città si anima di storie, risuona di voci e racconti, vive di sguardi attenti, orecchie tese, menti aperte. La nostra piccola città diviene cassa di risonanza, teatro di incanti e meraviglie. Le strade, i cortili interni di antichi palazzi, le biblioteche, i musei, le piazze, i portici, chiostri e conventi, le aule dell’università, i teatri, i parchi si accenderanno di luci diverse, quelle degli occhi di ascoltatori grandi e piccoli e risuoneranno delle voci dei narratori professionisti e non professionisti.
Reggio? Narra!

Siamo alla nona edizione, la nostra città continua a credere nel valore dell’educazione anche in tempi di crisi, crede nell’educazione partecipata e #ReggioNarra ne è perfetto specchio. Ci sono decine e decine di volontari e genitori che si mettono in gioco, per godere del nuovo volto della città. Per tanti anni sono stata parte di questo progetto così pieno di vita. Essere una parte narrante della città ti fa riscoprire luoghi sopiti di te, ti rimette in discussione e in gioco. Narrare di fronte a un centinaio di persone, se si è narratori non professionisti, fa battere il cuore e volare la mente. E soprattutto ferma l’orologio in un tempo di condivisione, in un tempo dedicato alla città, ai bambini ma soprattutto a me stessa, interrompe la frenesia del quotidiano vivere per recuperare la tradizione del racconto intorno al focolare che ha dimensioni cittadine e non più domestiche.
Per raccontare una storia ci devi stare proprio dentro, davanti a te non ci sono più bambini, nonni e genitori ma ci sono cavalieri, streghe, strani animali…ti trovi catapultato all’altro capo del pianeta pur essendo sempre lì. Sono stata alta come un gigante pur non superando un metro e cinquanta, ero un topino di campagna o un maroso in tempesta.
Narrare mi apre orizzonti e mi porta lontano perchè entro in contatto con l’essenza, dimentico l’esteriorità, chiudo dietro una porta l’etichetta del mio essere adulta e torno felice a quando avevo 10 anni e risento il profumo di mia nonna e il rumore del mare.
Reggio Narra è un evento meraviglioso per i bambini, per le famiglie, per la città ma soprattutto per me!
Se siete vicini venite SABATO 11 E DOMENICA 12 MAGGIO a respirare fiabe e racconti, se siete lontani noi Galline Volanti proveremo a tessere fili virtuali.
Le immagini di questo post sono tratte dal sito dell’evento organizzato e promosso dal Comune di Reggio Emilia, dall’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia e dal Centro Internazionale Loris Malaguzzi.
Ada fortunata ReggioNarratrice
Avete perfettamente ragione: la città amplificherà il desiderio di condividere una storia che fa sempre parte delle persone, adulte o bambine che siano, così come saranno le stesse persone a fare da eco alla città, ai suoi luoghi, alle sue storie. Reggionarra é una grande occasione per sentirsi parte di una storia comune, collettiva e solidale.
Verissimo Lorenzo…ci vediamo a Reggio Narra 😉