Si avvicina quella notte speciale che risuona di tutti i racconti della buonanotte, delle storie narrate tutti i giorni dell’anno nelle case, sotto le coperte.Le storie in questa notte speciale si levano tutte insieme. Escono dai camini, dalle finestre, dai giardini e dalle scuole. La cosa speciale è che in questa notte, ci sono centinaia e centinaia di voci che sussurrano, cantano, accarezzano. La cosa ancora più speciale è che molte scuole , durante quella notte, diverranno luoghi di incanto, di racconto, di visione per bambini in pigiama, maestri dalle voci dolci e genitori dalle menti aperte.
Torna anche quest’anno nelle scuole e nelle case di Reggio Emilia, la notte dei racconti: tutti insieme, tutti alla stessa ora a raccontare storie, sfogliare libri e accendere l’immaginazione. Torna anche alla scuola Calvino, per il quarto anno consecutivo, nel suo atrio accogliente, nel suo spazio lettura, nelle aule .
Ci avviciniamo alla notte dei racconti, a quel 24 febbraio, un po’ più saggi dell’anno scorso, un po’ più ricchi, un po’ più stupiti e bambini. Il tema di quest’anno è un tema di ampio respiro, pieno di possibilità: “Cosa sta sotto?” . I genitori narratori della scuola Calvino hanno esplorato questo tema in lungo e in largo anche grazie ad un corso che Officina Educativa, il servizio del Comune di Reggio Emilia che segue progetti educativi in ambito scolastico, ha promosso proprio in preparazione della notte dei racconti.
Il gruppo dei genitori coinvolti ha così potuto ragionare intorno alla scelta delle storie, sperimentare diversi modi di narrarle, condividere idee su come allestire spazi e creare atmosfere.
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