Vagamondo: Le diverse identità degli Stati Uniti

Silvia Sai

Le diverse identità degli Stati Uniti rappresentate nei libri. Ora, non è che la pluralità identitaria, intesa anche come specificità di appartenenze, sia prerogativa degli USA, ma è chiaro che essa rappresenta l’elemento fondativo dell’intero Paese nonché l’arena privilegiata delle narrazioni pubbliche odierne.

Siccome la letteratura riflette e racconta queste diversità, è stato piuttosto ovvio, per me, nel momento della scelta di buoni libri che accompagnassero i lettori dentro l’America, riunire assieme i testi che raccontano “diverse” Americhe. Senza alcuna pretesa di esaustività.

Ehi! Scopri qui tutti gli articoli di #vagamondo, dedicati ai libri ambientati in diversi luoghi del mondo!

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Entriamo subito nell’America “nera”, così spesso al centro di dibattiti e cronache pubbliche.

JOHN DELLA NOTTE, scritto da Gary Paulsen, è un romanzo breve ma assai tosto, come contenuti e stile: fulminante, diretto, nessuna edulcorazione della ferocia.

Siamo nel Sud degli Stati Uniti, a fine Ottocento. Una giovane schiava, la dodicenne Sarny, racconta in prima persona l’incontro con lo schiavo pieno di cicatrici John della Notte, e i fatti che la portano a cambiare visione su se stessa e sul proprio futuro. Nell’atto di imparare a leggere e scrivere si consuma anche un atto di immaginazione e speranza, ma anche di potere e ribellione. E tutto ciò avrà conseguenze sulla vita di Sarny e su quella del suo maestro John.

La casa editrice Equilibri (applausi) ha rieditato nel 2019 questo splendido libro, ora fuori catalogo nella prima edizione Mondadori degli anni ’90. Lo consiglio non prima dei 12 anni, a seconda delle sensibilità dei singoli lettori. (La storia di Sarny prosegue nell’omonimo libro sempre edito Mondadori, ma fuori catalogo. Confidiamo in una riedizione! Nel frattempo, potete cercarlo nelle biblioteche).

 

Restiamo in tema ma cambiamo linguaggio: il fumetto di NERA. La vita dimenticata di Claudette Colvin di Emilie Plateau.

La memoria collettiva degli (afro)americani è costellata di persone che hanno pronunciato dei NO cruciali nel lungo cammino verso i diritti civili: Rosa Parks in primis, la cui storia possiamo leggerla nel bellissimo albo illustrato di Silei e Quarello per Orecchio Acerbo. C’è una donna, tuttavia, la cui storia è stata dimenticata, e non del tutto inconsapevolmente, a riprova del fatto che anche i movimenti animati dai più nobili princìpi non sono immuni da interessi politici e individuali.

Claudette Colvin si colloca nell’Alabama degli anni ’50: ha 15 anni, è nera, e non ha avuto un’infanzia facile. E un bel giorno, decide di dire un NO che, tuttavia, non passerà alla storia. Ma anche a questo servono l’arte e la letteratura, a tenere stretta la memoria alla vita. Il libro si presenta in tutta la sua eleganza, nell’edizione Einaudi Ragazzi, con copertina rigida e una scelta raffinata e misurata di colori. E’ consigliato a partire dai 12 anni.

 

Saliamo di età per scoprire il romanzo Premio Pulitzer 2020: I RAGAZZI DELLA NIKEL.

Colson Whitehead, scrittore afroamericano, già autore de La ferrovia sotterranea (anch’esso Premio Pulitzer), ha scritto un romanzo che sconfina le fasce di età per parlare agli adulti ma anche, benissimo, ai ragazzi. E’ un romanzo forte, di grande impatto emotivo e di maestria letteraria, in cui un attento sguardo storico, quasi cronachistico, si mescola con la fiction.

Si parla di un capitolo buio della storia americana: un riformatorio maschile della Florida che per decenni ha nascosto tra le proprie mura abusi e violenze venute alla luce solo in tempi recenti. Le vittime? Chi vittima del sistema già era: ragazzi afroamericani.

Poi c’è la fiction, con il giovanissimo Elwood Curtis che sogna ascoltando il reverendo King, per poi inciampare in un beffardo destino che lo porterà proprio in quell’istituto… Il romanzo segna il passo a quell’incredulità che viene smentita di fronte ai fatti della Storia: ciò che sembra inconcepibile, può accadere, anzi, è già accaduto.

 

Il romanzo di Marta Palazzesi, MUSTANG, porta in sé più di un tema relativo alla “diversità” negli Stati Uniti e per questo ci accompagna tra i bianchi, gli afroamericani, e anche i nativi americani. Questa compresenza di “diversità” è un aspetto fondante la trama e la caratterizzazione dei personaggi principali: 3 ragazzini (due maschi e una femmina), ognuno “rappresentante” di un gruppo.

Siamo in Texas, a metà ‘800 e Robb, 13enne in crescita, sensibile e sveglio, vive nella piantagione degli zii sognando di raggiungere i genitori, in viaggio verso la California in cerca di fortuna. All’interno della tenuta, c’è l’ex amico Aimery, schiavo, che anch’egli sogna, in modo diverso, la libertà, mentre fuori dalla tenuta ci sono i mustang, i mitici cavalli selvaggi, simbolo quasi troppo scontato di libertà, e la giovanissima ma determinata Ako, indiana Comanche, che ha già intrapreso una coraggiosa scelta di indipendenza.

Il libro scorre piacevolmente, con alcuni colpi di scena e una graduale maturazione di Robb verso un futuro che è fatto di confronti con alcune ferite del passato e le illusioni del presente, ma anche della consapevolezza delle ingiustizie che, nel proprio piccolo, anch’egli può cambiare.  E’ forse questo bel percorso di maturazione l’aspetto più riuscito del libro che, a mio parere, resta invece troppo in superficie in alcuni snodi narrativi. La stessa compresenza di 3 diversità mi è parsa troppo piegata a esigenze narrative. Resta tuttavia una piacevole lettura sulla quale iniziare a porsi qualche importante domanda, a partire dagli 11 anni.

 

Entriamo ora in piena zona native americans, con il romanzo di Nathalie Bernard, L’ULTIMO DEI COMANCHE, edito da La Nuova Frontiera Junior.

Siamo ancora nelle grandi pianure americane a metà Ottocento, nel pieno del confronto e conflitto tra nativi e bianchi americani. La narrazione è epica e drammatica, attingendo alla verità storica, nella figura di Cynthia Ann Parker, donna bianca rapita da bambina e divenuta moglie di un capo Comanche.

L’autrice tuttavia non si sofferma sulla figura della donna, già divenuta all’epoca icona simbolica della relazione tra popoli diversi, ma sul figlio, Quanah Parker, di cui nel libro si narra la crescita come uomo e come capo di una comunità.

Parallelamente, in un ritmo che si fa sempre più denso e serrato, la storia di un popolo, il cui destino tutti noi conosciamo, ma forse non in modo così sentito. Protagonista qui è anche il territorio americano, che emerge in tutta la sua maestosità naturali ma anche nelle sue inesorabili trasformazioni (la ferrovia, le riserve…).

La lettura è a mio avviso piuttosto densa e adatta dai 12 anni, se lettori ben allenati.

 

Pensavate mi fossi dimenticata dei più piccoli?

A loro lascio una vera chicca. Un albo illustrato intelligente, mi sento di definirlo così, perché in esso si percepisce l’intelligenza e la cura con cui è stata progettata la narrazione visiva e testuale, in straordinaria combinazione.

Insomma, DUELLO AL SOLE di Manuel Marsol mi è piaciuto moltissimo.

A partire dal fatto che l’autore parte da un canovaccio narrativo ben consolidato, tanto è stato rappresentato in tutte le sue forme – il duello tra un indiano e un cowboy in pieno Far West– per approdare a un’originalità sorprendente. Grazie a cosa? Non di certo all’avventura o all’inserimento di chissà quali colpi di scena. No, ciò che sorregge l’esperienza di lettura qui è l’ironia che scaturisce anche nel dialogo tra lettore e libro.

Marsol gioca abilmente con le aspettative del lettore, che è messo nella condizione di spettatore del duello, e che di volta in volta è chiamato a tifare per uno o per l’altro attore del duello, infine per entrambi. Marsol gioca anche con un ideale di duello – forza, virilità, impavidità, algida e spietata sicurezza – che qui si sgretola nella sua assurdità e insensatezza resa concreta negli elementi che Marsol introduce di pagina in pagina a interferire con il duello stesso: una nuvola, una papera, una cacca di uccello, un rumore…

L’ironia poggia sulla contraddizione, fino ad arrivare al dubbio che si instilla nel lettore: ma questo duello, indiano e cowboy, lo vogliono fare? E soprattutto, come finirà?

Il duello diventa dunque una delle modalità di relazione tra uomini, decisamente teatrale, certo. Ma dal teatro non sempre è facile uscire e può capitare che i duellanti, trascorrendo le stagioni, siano ancora lì, ad attendere il momento giusto sfidarsi. O forse è un modo altro per essere in relazione?

Le pagine di Marsol sollevano sorrisi e a tratti risate, ma anche domande, e pensieri ben più ricchi e profondi a chi volesse darsi il tempo di ascoltare.

 

Concludiamo con un romanzo che ho amato molto, del quale Mondadori Ragazzi ha da poco pubblicato la versione a fumetti che non vedo l’ora di sfogliare. L’EVOLUZIONE DI CALPURNIA di Jacqueline Kelly (Salani) è una lettura densa, ricca di contenuti e sfumature e curata nel linguaggio che mai risulta banale, anzi.

Siamo in Texas, a cavallo tra ‘800 e ‘900, Calpurnia è una ragazzina di 12 anni, cresciuta in una famiglia di soli maschi. Ed è proprio la maturazione di un’identità di genere a rappresentare il cuore narrativo del libro, scritto in prima persona con la voce determinata e riflessiva di Calpurnia che affida ai lettori, quasi in forma di confidenza, i suoi moti interiori ma anche la sua immensa curiosità verso il mondo naturale esterno.

Affascinata dalle teorie di Darwin, dagli esperimenti di biologia del nonno, dall’osservazione della natura rispetto alla quale si pone continuamente domande, Calpurnia si approccia alla propria individuazione, come femmina e come donna, con eguale curiosità e determinazione, soprattutto quando tutto sembra già scritto e prescritto dalla società.

Ecco dunque come l’evoluzione si palesa nella vita di Calpurnia, tra ribellione, eccezione, e adattamento inevitabile.

Un gran bel romanzo a partire dai 12 anni.

JOHN DELLA NOTTE

di Gary Paulsen

Traduzione di Manuela Salvi

Equilibri, 2019

Consigliato dai 12 anni

Premio Andersen 2020

 

NERA la vita dimenticata di Claudette Colvin

tratto da Tania de Montaigne

di Emilie Plateau

Traduzione di Silvia Mercurio

Einaudi Ragazzi, 2019

Consigliato dai 12 anni

Premio Andersen 2020

 

I RAGAZZI DELLA NIKEL

 di Colson Whitehead

Traduzione di Silvia Pareschi

Mondadori, 2019

Consigliato dai 15 anni

Premio Pulitzer 2020

 

L’ULTIMO DEI COMANCHE

di Nathalie Bernard

Traduzione di Claudia Romagnuolo

La Nuova Frontiera, 2020

Consigliato dai 12 anni

Finalista Premio Orbil 2021

 

MUSTANG

di Marta Palazzesi

Il Castoro, 2020

Consigliato dagli 10/11 anni

 

DUELLO AL SOLE

di Manuel Marsol

Orecchio Acerbo, 2020

Consigliato dai 5 anni

Finalista Premio Orbil 2021

 

L’EVOLUZIONE DI CALPURNIA

di Jacqueline Kelly

Traduzione di L.A. Dalla Fontana

Salani, 2011

Consigliato dai 12 anni

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