Americanah

Silvia Sai

Io leggo perlopiù libri definiti “per ragazzi”. Poi a luglio, non so bene perché, ho sentito il desiderio di uscire da questo seminato cercando però una storia che fosse comunque interessante anche per loro, ragazzi grandi.

Mi sono così ricordata di un amico che un giorno mi parlò di Americanah di Chimamanda Ngozi Adichie dicendomi che le sue studentesse di 17 anni glielo avevano fortemente consigliato…

Che dire, è stata una lettura che mi sono proprio goduta!

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Americanah è un libro corposo che scorre bene e trascina in luoghi ed esistenze lontane ma con le quali si empatizza facilmente.

Ambientato tra Nigeria, Stati Uniti e in piccola parte Inghilterra, colpisce per la maestria nel tenere le fila di un complesso intreccio di tempi, luoghi e personaggi, per l’impronta umana, per la profondità delle riflessioni, per la rotondità (e moltitudine!) dei personaggi, per il continuo dialogo tra una dimensione intima e personale e una più sociale e pubblica.

In quest’architettura narrativa, entriamo nella vita di Efi, ragazza nigeriana che nelle prime pagine incontriamo in un saloon di parrucchiere afro in America, all’alba della sua decisione di rientrare in Nigeria dopo 15 anni negli USA.

Entriamo nella quotidianità di Lagos (che bella immagine non stereotipata dell’“Africa”!), nel mito dell’Inghilterra o dell’America, nella travolgente giovinezza, e poi nella lunga quanto tormentata storia d’amore con Obinze, personaggio la cui storia continua a essere raccontata in parallelo.

I continui sbalzi temporali mescolano le cronologie e ci portano alla sua nuova vita in America, a nuove consapevolezze (solo lì Efi scopre di essere “nera”), a incontri che lasciano il segno, a nuovi amori.

 Efi scopre le razze e i suoi pensieri pungenti trovano libero sfogo nel suo blog «Razzabuglio», di cui nel romanzo leggiamo interessanti stralci, mentre intrattiene conversazioni impegnate in un salotto a Philadelphia, nella camera da letto a New York, o in un pub inglese.

Americanah è dunque un libro anche politico, sociologico, antropologico.

Classi sociali, razze, compromessi, relazioni… tutto nel romanzo ruota attorno a quella costellazione di identità su cui Efi così profondamente si interroga. Passa dagli sguardi esterni, e da come ci si vede e sente, passa dal corpo, da cosa si sceglie di esibire, e anche dallo stile di acconciatura (bellissimo questo tema che ricorre in tutto il libro)!

Infine si torna al presente, in quel saloon afro e poi al ritorno a Lagos, per ricucire silenzi e strappi, e l’amore, che al di là di tutto, è l’unica cosa che, anche nelle istanze politiche e identitarie più combattive, riesce a placare lo sconvolgimento emotivo.

AMERICANAH

di Chimamanda Ngozi Adichie

Traduzione di Andrea Sirotti

Einaudi, collana Supercoralli

Anno di pubblicazione: 2014

466 pp.

Prezzo di copertina: 21 euro

Età di lettura: dai 16 anni

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