Buon giorno, cara balena

Silvia Sai

“Buon giorno, cara balena” è un libro pubblicato in Italia nel 1981, apparteneva alla mia infanzia, ma non ne conservo ricordi. Peccato, perché è un albo illustrato dolcissimo e bellissimo. È un libro dal testo discretamente lungo, ma così ben scritto, che anche Ilde, a tre anni e mezzo, riesce a seguirlo con interesse. Davvero ottima la traduzione dal testo tedesco di Achim Broeger. È un vero piacere leggere una lingua così ben curata, mai banale, raffinata. A volte occorre rispolverare libri del passato per trovare una narrazione fluida ed efficace! Le illustrazioni di Gisela Kalow, che a me hanno ricordato subito la corrente artistica del Fauvismo, sono semplici, paiono quasi disegnate da un bambino che si è divertito a comporre piccole immagini di omini, casine, alberi e barchette, in tavole di ampie prospettive.

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La storia si sviluppa attorno a un desiderio di Enrico, un simpatico omino in pensione che trascorre lentamente le sue giornate insieme alla moglie a guardare il fiume da una panchina non lontano da casa. Quel fiume che per tanti anni gli ha dato un lavoro, ora lo chiama verso una nuova avventura. Eh già, perché anche se anziani (ma Enrico non pare per nulla anziano!), si può essere curiosi e desiderosi di avventure!

Enrico ha sempre desiderato vedere il mare. Ne ha sentito parlare ma non l’ha mai incontrato. Un bel giorno decide dunque di mettersi in viaggio per realizzare il suo sogno. Incoraggiato dalla moglie, figura così delicata e complice, che si raccomanda “non stare via molto” mentre lo aiuta a preparare il necessario per il viaggio, Enrico parte a bordo della sua piccola barchina.

Sono immagini che stringono il cuore, quelle di Enrico che si allontana remando sul fiume, fino a giungere al mare e ad assaporarne lo sciabordio delle onde in una chiara notte di luna piena. Che pace!

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La conoscenza del mare in realtà nasconde un incontro inaspettato e ancor più emozionante. Quella che inizialmente ad Enrico appare come una grande isola grigia, si rivela essere nientemeno che…una balena! Si parlano, si conoscono, si raccontano, giocano, e infine diventano veri amici. Sincera, rispettosa e dolce amicizia è l’amicizia che nasce tra Enrico e la balena, insieme trascorrono momenti  spensierati.

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L’amicizia dura nel tempo, perché, anche se Enrico deve, vuole, far ritorno dalla sua amata moglie, ogni sei mesi tornerà a far visita alla sua cara amica. Finché un giorno Enrico manca il consueto appuntamento, e così sarà proprio lei, la ballena, a mettersi in viaggio per andare a cercarlo.

Non si pensi che sia cosa facile per una balena risalire il fiume, e in effetti le difficoltà si palesano presto. Innanzitutto deve trovare la foce del fiume, e poi risalirlo. Il viaggio è lungo e il letto del fiume sempre più stretto, impossibile passarci, e la balena rimane incagliata, stretta stretta, proprio dove sorge un villaggio sul fiume. Una balena in un fiume, non è uno spettacolo comune. Gli abitanti, piccoli deliziosi omini, incuriositi e preoccupati, si adoperano subito per provare a liberarla. Ma come fare? La balena, nel frattempo, è sempre più triste e affamata. E così, quasi per magia, per lo sconforto inizia a rimpicciolirsi, sempre più, sempre più, sempre più. Finché diventa piccola come un pesciolino e guizza via proseguendo il suo viaggio.

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Enrico non faticherà a riconoscere sulla riva del fiume, in quel che sembra un piccolo pesce, la sua cara amica. Ed ecco anche svelato il motivo del mancato appuntamento: Enrico ha una gamba ingessata…si sa, le scale e gli alberi di mele non sono sempre adatti a un omino in pensione! Balena certamente sarà riaccompagnata a casa, al mare, da Enrico, questo lui lo sa bene, e l’autore ce lo ricorda in chiusura, nel frattempo però, hanno molte cose da raccontarsi, nel salotto di casa, tra due poltrone e una boccia di vetro colma d’acqua.

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BUON GIORNO, CARA BALENA
Achim Broeger (testo)
Gisela Kalow (illustrazioni)
R. Mariani (traduzione)

Studio M&B
28 pp. | Anno di pubblicazione: 1981

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Questo post fa parte de “Le domeniche vintage delle Galline Volanti”, un rubrica che dà spazio a libri fuori catalogo, appartenenti alla nostra infanzia o scoperti da poco, reperibili nelle biblioteche o nelle nostre soffitte! Potete leggere la presentazione e i precedenti due post, e contribuire, se lo desiderate!

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