Un compleanno bestiale nel Paese dei Mostri Selvaggi!

Ada

Ci sono madri che per i compleanni dei propri figli preparano manicaretti e creano torte a più piani degne delle migliori pasticcerie, altre che noleggiano gonfiabili e palloncini dalle forme più strane e bizzare, alcune si affidano all’arte circense di abili animatori, diverse fanno a gara nel curare i minimi dettagli e selezionare gli invitati apponendo RSVP su raffinati biglietti d’invito…e poi ci sono

mamme “SPERIAMO CHE ME LA CAVO!”

che organizzano compleanni low cost zeppi di bambini urlanti sperando che non piova. E immancabilmente piove…20 bambini stipati in una sala rimbombante…20 bambini che si trasformano in MOSTRI SELVAGGI. Sì nel vero senso della parola…perché ci sono mamme forse un po’ strane, piene di voglia di fare e di idee in testa che decidono di organizzare un compleanno a tema dove il filo conduttore è un libro, un must della letteratura per l’infanzia, un libro che diventa una sfida degna di un ingegnere gestionale…Nel paese dei mostri selvaggi di Maurice Sendak edito da Babalibri ci ha accompagnato in questo compleanno speciale…

Un biglietto di invito a tema, una sala semplicemente allestita con qualche gigantografia tratta dalle bellissime illustrazioni di Sendak, un baule pieno di travestimenti più disparati tutti rigorosamente home made e riciclati tra i vestiti degli anni andati, la lettura del libro da parte di Francesca (nei cui occhi leggevi i racconti della storia tante volte ascoltata) e la magia è fatta…

mostri_selvaggi_collage

Quella sera Max si mise il costume da lupo

e ne combinò di tutti i colori e anche peggio.

max_mostri_selvaggi

 

 

I bambini quando devono trasformarsi in mostri non hanno bisogno di molte sollecitazioni, si calano perfettamente nella parte…noi li abbiamo aiutati rispolverando vecchi costumi e abiti delle nonne dal baule dei travestimenti di casa.  E guardate un po’ che meraviglia…

.

.

.

.

Ricordate il papàraccontastoriesportive di cui vi ho parlato in un recente post? Bhè, se raccontar storie non è proprio il suo forte, è però una fucina di idee, giochi raccolti in tanti anni di vita scout…e allora la foresta cresce nella stanza di Max con liane che si attaccano l’une alle altre formando un intrico di fronde, grazie a un semplice e divertente gioco di importazione finlandese.

Nella camera di Max quella sera una foresta crebbe. Crebbe e crebbe fino al soffitto ormai fatto di rami e foglie e pure le pareti si trasformarono in foresta…foresta_mostri_selvaggi

[…] si formò perfino un mare con sopra una barchetta tutta per Max, che giorno e notte si mise a navigare.barca_mostri_selvaggi

.

.

.

Ovviamente pioveva, ma non pioggerellina fina, pioggia a catinelle…la mamma #speriamochemelacavo ha tirato fuori il piano B escogitato quando le nuvole del primo pomeriggio non hanno lasciato speranza! Costruire la barchetta di Max…niente cervellotiche costruzioni con materiali da modellismo, ma quello che di più semplice si può studiare…una classica ed intramontabile barchetta di carta! Solo in dimensione gigante…non pensavo ma i bambini ne sono stati rapiti. L’hanno decorata, gli hanno dato il nome e non se ne volevano separare litigandosi per chi se la doveva portare a casa 😉

IMG_0073

E dopo lungo navigare Max approda nel paese dei mostri selvaggi diventando il loro re.

.

.

Peccato non aver filmato la danza e la ridda selvaggia…il papàraccontastoriesportive ha dato il meglio di sé, coinvolgendo a tradimento non solo i piccoli mostri selvaggi ma i rispettivi attoniti genitori. Ne è saltato fuori uno spettacolo incredibile, con adulti che, senza opporre resistenza alcuna, si sono cimentati in balli stile Haka Ka Mate della nazionale neozelandese di rugby. A volte basta lasciarsi andare…

“E adesso” urlò Max “attacchiamo il ballo selvaggio!” e tutti i mostri selvaggi si misero a ballare furiosamente, si aggrapparono ai rami della foresta, urlarono e si dimenarono.

ridda_mostri_selvaggi

E Max, il re di tutti i mostri selvaggi, si sentì solo e desiderò di essere in un posto dove c’era qualcuno che lo amava più di ogni altra cosa al mondo. […] Max saltò nella sua barchetta e agitò la mano in segno di saluto. E navigò indietro per una anno o poco più e in lungo e in largo per un mese e per un giorno intero.max_triste_mostri_selvaggi

.

.

.

.

Riprese le barchette di carta i nostri piccoli hanno affrontato onde alte come palazzi, la calma piatta del mare senza vento, la pioggia tamburellante e poi scrosciante, seguendo la #mammasperiamochemelacavo e il #papàraccontastoriesportive in un mimo collettivo con braccia, corpi e visi che si muovevano all’unisono.

Finchè tornò a quella sera nella sua stanzetta dove trovò la cena ad aspettarlo….che era ancora calda.

stanza_mostri_selvaggi

Un compleanno che #mammasperiamochemelacavo e #papàraccontastoriesportive non si dimenticheranno…speriamo che sia così anche per i festeggiati e tutti quelli che hanno partecipato!

P.S. Ringrazio Francesca perché è stata lei a proporre e a leggere Il paese dei mostri selvaggi ed Elisa per i bellissimi regalini preparati per ciascun bambino, per averci coraggiosamente accolto nella sua sala condominiale e certamente raccolto carta crespa nel cortile del condominio per i successivi tre giorni (sperando anche che non si sia beccata le lamentele dei vicini per i mostri selvaggi che hanno dovuto sopportare per un intero pomeriggio!)

E se volete saperne di più sul libro…

Il racconto di Elisabetta Cremaschi sulla nascita del libro e i suoi 50 anni

L’intervista ad Eros Miari di Equilibri curatore della mostra per i 50 anni del libro a cura di Tipitondi

Condividi questo articolo sui social

2 risposte a “Un compleanno bestiale nel Paese dei Mostri Selvaggi!”

  1. Federica ha detto:

    che fico! Bello!

  2. simo ha detto:

    Che cosa meragigliosa Ada!!
    wow …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *