Gabbie

Silvia Sai

Se avete letto La danza delle rane troverete in Gabbie aria di casa, non solo per la firma degli autori (Quarzo-Vivarelli), e non tanto nell’atmosfera, nel primo più rarefatta e nel secondo più misteriosa e dinamica, quanto nello stravolgimento di certezze assodate innescato dalle teorie dell’evoluzione di Charles Darwin.

Ebbene, in Gabbie, scritto in alta leggibilità e disponibile anche in audiolibro, siamo nel 1879 nella maestosa Torino dove all’Accademia delle Scienze, scenario di gran parte della narrazione, si accende il dibattito tra gli scienziati divisi sul conferire o meno un premio a Darwin. L’irruzione delle teorie di Darwin però, lo sappiamo, non sconvolge solo gli accademici ma anche tutto il mondo ecclesiastico e in parte civile.

Adatto dai 10/11 anni, il romanzo può rivelarsi facilmente gustoso per chi è attratto da storie a sfondo storico con sfumature di giallo-poliziesco. Scorrevole, avvincente il giusto e intrigante, presenta personaggi, trama e intreccio originali.

La coppia autorale è garanzia di qualità letteraria perché la loro scrittura è sempre curata, pulita e misurata, senza eccessi o inutili fronzoli.

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Nel romanzo si entra in punta di piedi, quasi sbirciando da uno spioncino di un portone. Nella prima metà, gli autori danno forma e sostanza all’ambientazione storica e narrativa presentando i personaggi: noi lettori ci facciamo strada tra i fili rossi che, intuiamo, li collegano e iniziamo a collocarli in uno scenario storico-culturale più ampio.

Dalla seconda metà, con un doppio omicidio (quello di una scimmia rubata al circo vicino e quello di un professore dell’Accademia), il libro si tinge di mistero e indagini, intrecciando sempre più la rete di fili che si snoda tra vite, ambizioni e sogni personali, stravolgimenti e dibattiti collettivi.

Ecco dunque un libro dinamico che mette in scena molti e diversi personaggi, quasi come una pièce teatrale, tanto che non è semplice indicare un unico protagonista: forse Vittorio Bonaccorsi, il direttore dell’Accademia, uomo interamente dedito al lavoro in una fase però di grande cambiamento esistenziale? O forse Stefano, “il matto”, grande memorizzatore e osservatore di grande sensibilità, nipote del direttore, rifiutato dai genitori tanto da essere rinchiuso al Regio Manicomio? Se non fosse per Vittorio, lo zio, che deciderà di accoglierlo in Accademia per catalogare la Biblioteca… ma questo è già un pezzo di storia che mi trattengo dallo svelare. O forse Lisa, la giovane ragazza gentile e di mente aperta, che lavora nella trattoria?

La dinamicità si nutre anche di punti di vista multipli, poichè il nostro sguardo coglie punti di vista interni e variabili sui diversi personaggi ai quali sono dedicati singoli capitoli. Occorre affidarsi agli autori e darsi il tempo di costruire il mosaico di personaggi, scoprire le loro tridimensionalità, specificità ed evoluzione (niente paura: a inizio libro c’è un chiaro elenco e nei risguardi una mappa dei luoghi di Torino). Molti altri elementi, con mirabile discrezione e misura, si affacciano nelle pagine: la salute mentale nella sua dimensione sociale, il ruolo delle donne nella scienza, le dicerie e l’ignoranza, la Chiesa e il suo potere sul popolo.

Si conferma la capacità di Quarzo e Vivarelli di raccontare con una scrittura cristallina una storia frizzante e interessante dai plurimi riferimenti. Come dei piccoli deliziosi cammei, le illustrazioni di Peppo Bianchessi contribuiscono alla narrazione con lo stesso equilibrio e discrezione del testo scritto.

GABBIE

Guido Quarzo e Anna Vivarelli

Illustrazioni di Peppo Bianchessi

Uovonero

Audiolibro disponibile in collaborazione con Emons

Anno di pubblicazione: 2022

192 pp. | 14×20,5 cm.

Prezzo di copertina: 16 euro

Età di lettura: dai 10/11 anni

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