Giornata della memoria

Silvia Sai

Ho riletto recentemente Il diario di Anne Frank, nell’edizione Einaudi che avevo da ragazzina e che ora mia figlia sta leggendo. 

Mi sono molto commossa, perché le sue parole risuonano nella parte adolescente di me, così come hanno risuonato quando lo lessi per la prima volta, e pensai -ricordo bene- due cose:

  1. Volevo che Anne non fosse morta. Ero indignata per quell’ingiustizia. 
  2. Avrei continuato a scrivere il mio diario, non si sa mai il destino.

Le parole di Anne sono penetranti, pulsano di giovinezza e sogni, brillano di autocoscienza, esplodono di umorismo, stridono di contrasti. 

Sono assoluta normalità e assoluto terrore. 

Se ho la percezione di quanti libri siano oggi pubblicati sul tema dell’Olocausto, non ne ho di quanto Anne sia ancora letta… voi che dite? 

Il mio contributo di oggi è la segnalazione di 3 libri, che si aggiungono all’edizione classica del diario. Tutti mi hanno emozionata e sorpresa per qualità letteraria/artistica. 

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ANNE FRANK – DIARIO

A.Folman, D.Polonsky (trad. Pignatti e Spediacci), Einaudi, 2017, 160 pp.

Graphic novel del diario. Narrazione corposa, nel testo (a tratti pagine di diario) e nelle immagini, alcune di stupefacente e ricchissima sintesi. Originali le vignette surreali che restituiscono il forte umorismo di Anne. Un racconto vivido e chiaro nello stile comunicativo. Adatto dagli 11 anni.

IL DIARIO DI ANNE FRANK

A. Ozanam, Nadji (trad. L.Blengino), Star Comics, 2021, 44 pp.

Interessante versione a fumetti del diario, caratterizzata per un’evidente sintesi, drammaticità dell’impatto visivo (prevalgono i toni scuri), atmosfera quasi onirica e sfuggente. Ciò che alberga nell’animo di Anne è rispettato e restituito con tono intimo e delicato. Accessibile dai 9/10 anni.

IL PANE PERDUTO

Edith Bruck, La nave di Teseo, 2021

13 anni, l’Ungheria, le persecuzioni, il ghetto, i campi di concentramento. Nel mezzo, il deserto umano. E poi l’identità perduta, i legami recisi, le fughe, il corpo di ballo, l’Italia, il centro estetico e infine, la scrittura.

Il senso di estraneità, quella che fa percepire se stesse diverse e in costante ricerca del proprio posto nel mondo. Edith ha avuto una vita intera per rifletterci eppure le parole di questa breve autobiografia brillano di intensità e freschezza. 

Il libro ha vinto il premio Strega Giovani 2021. Lo consiglio a partire dai 15 anni, sempre variabile a seconda del singolo lettore e lettrice.

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