La porta

Silvia Sai

La porta, di Ji Hyeon Lee, edito da Orecchio Acerbo, è un libro di cui innamorarsi all’istante.
È un tripudio di fantasia: pura, bella, tremendamente vera.
È un inno all’immaginazione nelle sue forme più libere.
È il sogno che ogni bambino vorrebbe sognare, è l’avventura che ogni bambino vorrebbe vivere.
È una storia che sussurra e invita il lettore ad “entrare”.

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L’inizio è travolgente, ma in punta di piedi: mentre si aggira in un mondo di persone grigie, arrabbiate e sospettose, un bambino trova una chiave che schiude una realtà magica e parallela.

Il bimbo è indeciso: aprire o non aprire quella porta ricoperta di ragnatele? Seguire o non seguire quello strano moscerino rosso? E tu cosa faresti, pare quasi chiedere il libro al lettore?

Il mondo nel quale il bimbo si addentra con circospezione e curiosità è spettacolare. Dopo le prime pagine in cui il bambino fa i primi incontri un po’ stranulati di questo mondo, scopriamo che in esso si affacciano diverse altre porte – porticine, portoni, cancelli – che collegano diversi ambienti: subacquei, sotterranei, aerei, c’è un giardino di lecca lecca, una biblioteca, un prato fiorito…

E quindi c’è un gran via vai di creature bizzarre – strani animali antropomorfi – che sbucano dalle porte e si aggirano in quel mondo sospeso.
C’è davvero da restare incantati a osservare e scoprire, lettura dopo lettura, i meravigliosi dettagli illustrati da Ji Hyeon Lee, così buffi, strambi, colorati, divertenti: melanzane a pois, angurie verdi, mongolfiere con le corna, giocolieri, moscerini che escono da porticine appese ai rami…
Eppure non si ha nemmeno troppo tempo per soffermarsi a osservare perché si è travolti dagli accadimenti: seguendo la sua nuova amica il bimbo partecipa a un picnic, vola in altalena… la sua figura, inizialmente centrale e in primo piano, si mescola con la nuova realtà. C’è persino un matrimonio da festeggiare, e quanto sono buffi gli sposi, così diversi tra loro!

La porta è solo apparentemente un silent book; in realtà le parole ci sono, indecifrabili, scarabocchi racchiusi in ballons come un fumetto. E qui sta la genialità dell’autore che, certo, avrebbe potuto scrivere dei dialoghi comprensibili, ma perché non lasciare la possibilità ad ogni bimbo lettore di immaginarsi cosa ci sia scritto, stuzzicando ancor più la fantasia e la co-narrazione?

Sono rimasta molto stupita quando mia figlia Ilde, di 5 anni, alla prima lettura ha iniziato a “leggere” con sicura spontaneità quanto si immaginava fosse scritto nei balloons.

Il finale è assolutamente in linea con l’intera storia: un finale aperto a qualsiasi altra fantasia: la chiave? che fare della chiave? che faresti tu della chiave, sembra interrogare il libro?

Un libro perfetto:

per chi ama fantasticare.

per chi prova divertimento nella scoperta di dettagli brulicanti e bizzarri.

per chi è in cerca di un libro che il bambino possa “leggere” in autonomia, senza la mediazione dell’adulto.

per chi, adulto, ama immergersi nei libri insieme ai bambini: confrontandosi, scoprendo, osservando, ipotizzando, immaginando insieme.

per chi adora in un libro scoprire sempre qualcosa di nuovo ad ogni rilettura.

LA PORTA

Ji Hyeon Lee

Traduzione di Park Woo Sook

Orecchio Acerbo a Editore

Anno di pubblicazione: 2018

52 pp. | 22,5 x 30,2 cm.

Prezzo di copertina: 15,90 euro

Età di lettura: dai 3 anni

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2 risposte a “La porta”

  1. Erica ha detto:

    Che meraviglia! Vorrei quella chiave 😍

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