La saga di Terramare

Silvia Sai

Ho pensato a lungo al motivo per il quale, in questo inizio 2021, il ciclo di Terramare mi ha chiamato, insistente.

Circa un anno fa, li ho letti d’un fiato, tutti e cinque i libri che compongono la saga scritta da Ursula K. Le Guin. Non ne ho mai scritto prima perché, come spesso mi accade davanti a libri super classici, vivo un certo timore reverenziale che mi impedisce di trovare le giuste parole, ossia le mie personali, per parlarne.

In questi giorni cercavo un libro per inaugurare l’anno e battezzare simbolicamente un nuovo ciclo di consigli di lettura.

Terramare ha iniziato a chiamarmi, poi ho capito. Questa corposa saga è un lungo viaggio che ruota attorno ad un preciso concetto: la ricerca di un equilibrio.

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Earthsea (Terramare) è una splendida lettura che solo superficialmente può definirsi fantasy, in realtà è molto di più ed è ben poco etichettabile, proprio come la sua autrice, l’americana Ursula K. Le Guin, figlia di due antropologi e scrittrice di grandissimo spessore che ha sempre posto in primo piano temi profondi e attuali nei suoi romanzi, per quanto fantastici fossero.

Terramare è un lungo viaggio di formazione che porta l’eroe (gli eroi) a compiere mille e più avventure fino a cogliere, comprendere, cercare, proteggere, ristabilire un equilibrio, in sé stessi e con il mondo.

Una delle cose che più mi ha colpito è l’armonica compenetrazione tra una dimensione fantastica e avventurosa dalle sorprendenti possibilità narrative, con la dimensione umana che avvicina con delicatezza ai temi esistenziali più profondi. La forza della Le Guin è di trasportarci in un mondo altro sospeso ma anche assai concreto, fatto di quella materia umana che tanto interessava alla Le Guin.

Nell’ambientazione di un arcipelago vastissimo di isole, con uomini e donne che “fanno cose” normali, abbiamo dunque città, paesi, castelli, regnanti, animali, agricoltura, commercio, ma anche maghi qua e là, draghi, scuole di magia, spiriti e forze ancestrali misteriose. C’è la lotta tra il bene e il male, in cui quest’ultimo è rappresentato dalle parti oscure presenti negli uomini, le ombre dell’interiorità, le parti socialmente non accettati quali l’ambizione, l’egoismo, il desiderio di potere…

Figura costante e centrale di tutti i romanzi è il pastore-mago Ged, che conosciamo bambino nel primo volume, poi apprendista mago alla ricerca della propria identità e sfidante i limiti, infine mago potente. Non è il semplice personaggio che lotta con se stesso per aderire al ruolo di eroe salvifico: il suo percorso di formazione è denso di sfumature che si sviluppano in un libro per poi evolversi nei successivi, passando dalla crisi dell’eroe per approdare alla piena consapevolezza che lo porterà, nell’ultimo libro, a operare per ristabilire l’equilibrio perduto tra gli uomini e l’ambiente/vita.

Altre figure di volta in volta compaiono come co-protagonisti e compagni di viaggio: giovani eredi al trono, una sacerdotessa, una giovane ragazzina, un mago, e molti altri.

Alla base di un telaio ben solido rappresentato da una trama avventurosa ed emotivamente coinvolgente, scorrono moltissimi temi che sfiorano la filosofia, la psicologia, l’antropologia; tra le righe leggiamo di ambizione umana, di pregiudizio come motore delle relazioni, di limiti e responsabilità individuale nelle scelte, di amore e senso di sacrificio, di accettazione della propria identità e della finitezza umana, del desiderio di onnipotenza. Infine, della ricerca, spesso faticosa, di un equilibrio, tra diverse forze ed energie, interiori e ambientali.

Leggere Earthsea / Terramare per me ha significato restare incollata alle pagine, sopraffatta dalla tensione narrativa, ma anche fluttuare sospesa in pagine infinite in cui sembrava non accadere nulla… quasi un viaggio mistico nel quale la Le Guin mi ha tenuta saldamente agganciata, con perfetto equilibrio.

Ecco dunque, il mio consiglio di inizio anno per voi adulti, e per i bambini e ragazzi.

 

Note editoriali:

La scrittrice americana ha iniziato a scrivere e pubblicare i primi 3 volumi nel 1968, mentre gli ultimi 2 hanno visto la luce nel 1990 e 2001. In Italia i suoi romanzi sono arrivati nella traduzione di Riccardo Valla per Editrice Nord. Dal 2013 Mondadori ha poi editato diverse edizioni che racchiudevano tutti e 5 i volumi, con anche una raccolta di racconti.

Questi i titoli dei singoli volumi:

Il mago di Earthsea (1968)

Le tombe di Atuan (1970)

La spiaggia più lontana (1972)

L’isola del drago (1990)

I venti di Earthsea (2001)

LA SAGA DI TERRAMARE

Ursula K. Le Guin

Traduzione di Ilva Tron

Mondadori Ragazzi

Anno di pubblicazione: 2020

1176 pp. | 16 x 23 cm. 

Prezzo di copertina: 24 euro

Età di lettura: dai 10 anni

Disponibile anche in formato ebook.

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3 risposte a “La saga di Terramare”

  1. Veramente incollata, arrivo verso la fine. Chiedo, che rapporto si può fare con Harry Potter, la sua autrice Rawlings? C’è stato? Cerco info.
    Ringrazio se arriverà

    • Silvia Sai Silvia Sai ha detto:

      Ciao Marina, grazie per il commento. Sono felice ti sia piaciuto questo enorme saga a cui sono molto affezionata. La Le Guin è stata una scrittrice pioniera e controcorrente, davvero da scoprire. Nel contesto del genere fantasy e soprattutto fantascienza lei ha sempre puntualizzato il suo interesse a introdurre nelle sue narrazione sia le questioni di genere che quelle razziali, in parte evidenti anche nella saga, ma più in altri libri. Una dimensione civica e politica dunque nei suoi libri. Tieni conto che Il mago di Earthsea fu scritto nel 1968, quindi 30 anni prima di HP. Non mi risulta che la Rowling abbia mai dichiarato di essersi ispirata a questo volume anche se a mio parere è evidente che qualche somiglianza c’è, a partire dalla scuola di magia e da tutta l’atmosfera che si respira e nelle descrizioni dell’ambientazione. La Rowling ha dichiarato apertamente di essersi ispirata a CS Lewis con Narnia e credo anche a Tolkien (ma potrei sbagliarmi). A mio avviso rimane evidente la specificità della Le Guin che non scrive solo una saga fantasy ma va ben al di là, in una complessa narrazione che sa molto di esistenziale, filosofico e politico. Spero di avere in parte risposto ai tuoi quesiti, anche se ci sarebbe molto da dire. Cosa ne pensi?

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