Il ragazzo del fiume

Silvia Sai

Nel 1998 ha vinto la Carnegie Medal. Nel 2020 Mondadori lo riedita a vent’anni dalla prima edizione. Nel 2021 vince il Premio Andersen come libro mai premiato.

Avevo alte aspettative, ma nella prima metà del libro ho incontrato un ritmo lento e una narrazione un po’ ridondante.

Un nonno pittore, solitario, scorbutico e cocciuto, la nipote Jess, abilissima nuotatrice, un rapporto esclusivo e di grande complicità tra i due; una vacanza programmata anche con mamma e papà nel cottage in cui il nonno ha vissuto fino a 15 anni, quando un incendio distrusse la sua famiglia.

Ma il nonno ha un infarto, Jess è con lui quando accade, lui si riprende e vuole assolutamente tornare al cottage prima di morire.

La vacanza in quel luogo ameno, immerso nella natura, accanto a un fiume dalle acque limpide, è dunque confermata.

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Dicevo che nella prima metà domina un ritmo lento e sospeso, segnato dall’angoscia di Jess per lo stato del nonno e dall’incontro con la natura e il fiume. Un po’ di misteri, silenzi, non detti.

Poi quella fissa del nonno di dipingere, con enorme fatica, l’ultimo suo quadro: “Il ragazzo sul fiume”.

Il ritmo narrativo accelera mentre il tempo per il nonno scorre rapido nell’urgenza di dipingere prima di incontrare la morte. In effetti, è tutto uno scorrere: le acque del fiume, la voglia di Jess, nel pieno della giovinezza, di esplorare, crescere, affrontare, scorrono i ricordi del nonno. Mentre la trama segue il filo di ciò che accade (le ricadute del nonno, l’apprensione dei genitori, le visite del vicino, le chiamate all’ospedale…), in maniera sottile si dipana parallelamente tutto ciò che di invisibile compone la vita, un rotolare silenzioso di vita interiore, in un continuo ondeggiare tra vita, morte, vita dopo la morte. Un misterioso ragazzo appare e scompare tra gli alberi…

Quando penso a cosa rimane di questo libro è proprio una sensazione contemplativa e universale, qualcosa che commuove, un soffio delicato di vento, uno sciabordio d’acqua, un raggio di luce che filtra tra le piante. Piccole cose che scandiscono la profondità e il fascino dell’esistenza umana. 

A volte per capire se un libro è un buon libro, devi farlo decantare.

Lo consiglierei ai bambini e ragazzi? Certamente, anche se me lo immagino come consiglio mirato e non un libro accalappia-lettore. Ah, lo troverei interessante anche in lettura da alta voce in classe.

IL RAGAZZO DEL FIUME

Tim Bowler

Traduzione di Carola Proto

Mondadori Ragazzi

Anno di pubblicazione: 2020

180 pp. 

Prezzo di copertina: 16 euro – brossura 10 euro

Ebook disponibile

Età di lettura: dai 10/11 anni

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