I Wimmelbuch di Ali Mitgutsch non sono libri adatti se avete bambini nella fase del perché (o del come mai, come mia figlia) e non ne potete più.
Non li consiglio se cercate libri che si leggano in modo automatico e senza impegno.
E nemmeno se volete tenerla corta, la lettura della buonanotte.
Non vanno bene se non avete voglia di affrontare questioni spinose che, inevitabilmente, scaturiranno dalla bocca di vostro figlio, del tipo:
Anche io voglio arrampicarmi sull’albero, anche io voglio scivolare sul tetto, anche io voglio una casetta sull’albero, anche io voglio camminare con i piedi nel torrente gelido.
O rispondere ad altrettanto spinose domande, del tipo:
Perché quel bambino fa la pipì nel prato? Perché quel bambino sputa in testa al signore? Perché quel bambino corre con il gelato in mano? Tira la coda alla mucca?
No, non considerateli nemmeno, se avete il sospetto che le vostre risposte non potranno altro che essere moralistiche e adultocentriche.
Al contrario, sono libri perfetti per allenare, stimolare e giocare con la fantasia. Perdersi nella moltitudine di situazioni, immaginare il perché e il percome di certi comportamenti, fantasticare su chi è chi, chi fa cosa e cosa accadrà dopo. Sono pagine che brulicano di vita, ritratta nel suo divenire, immortalata come in un’istantanea.
Sono libri di cui non vi stancherete se amate scoprire ad ogni lettura dettagli nuovi.
Sono perfetti se cercate un libro da cui possano scaturire storie ma anche giochi (del tipo cerca-trova). Ideali se volete tuffarvi con i bambini nella natura, nelle stagioni, nei diversi ambienti naturali, nella città e nei cantieri.
Ottimi per allenare la vostra pazienza, tornare bambini, immaginare di fare scherzi, cose spericolate e proibite. E riderne assieme ai bambini.
E infine: sono libri che possono essere apprezzati (quasi tutti) a tutte le età, io li propongo a mia figlia dai 18 mesi e da bambina li ho a lungo adorati (come si vede dalla copia dell’epoca!).
Cosa amo maggiormente nei Wimmelbuch di Ali Mitgutsch?
L’immagine di infanzia che rappresentano e trasmettono. Un’infanzia indaffarata principalmente a giocare, costruire, inventare, correre, sperimentare, litigare, ridere. Un’infanzia non annoiata e pigra. Non poetica e adultizzata, nemmeno idealizzata. Un’infanzia normale, dove i bambini fanno cose da bambini, cioè che tutti i bambini fanno, o farebbero se fossero lasciati liberi di esprimersi in contesti adatti.
Bambini ribelli
Bambini monelli
Bambini spericolati
Bambini maleducati
Bambini scherzosi
Bambini dispettosi
Bambini sfacciati
Bambini azzardati
Bambini che si sporcano
Bambini impertinenti
Bambini irriverenti
Bambini
veri
felici
liberi
[…] di figure. Nel mio giro estivo in paesi germanofoni – e relative librerie- ne ho visti tanti. Qui trovate un approfondimento. Sono ottimi come repertorio di storie da inventare. Nell’articolo […]
Ciao!
Non conoscevo questo genere di libri ma ora non vedo l’ora di comprarne uno al mio bimbo di 18 mesi!
Posso chiederti quelli col titolo in tedesco dove li hai acquistati? Amazon o libreria fisica?
Grazie mille!