Tu che eri bambino, e ora stai diventando…

Galline Volanti

Storie emozionanti, avvincenti, di quelle che tengono incollati gli occhi alle pagine.
Storie di crescita personale, di passioni e sogni.
Storie di riscatto, di libertà e destino.
Storie di paure e coraggio.

Storie, parole, sussurri e grida, poesia.

Sette libri di diverso genere – romanzi, graphic novel, poesie – da proporre ai bambini che si stanno affacciando nel grande cammino della crescita (dai 10 anni, le età consigliate per ogni libro sono indicate al termine di ogni recensione).

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TOBIA
Un millimetro e mezzo di coraggio

Timothée de Fombelle – San Paolo Edizioni – 2013

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Ci piace cominciare da una lettura davvero avvincente.
Tobia – Un millimetro e mezzo di coraggio è il primo libro dello scrittore francese Timothée de Fombelle, a cui segue Tobia – Gli occhi di Elisha, Edizioni San Paolo.
In un racconto dai tratti fantasy ma con fortissimi richiami alla realtà, De Fombelle crea un mondo popolato di uomini minuscoli, abitanti su una grande quercia. I personaggi si muovono in un affascinante universo in miniatura, fatto di tronchi, cortecce, rami, foglie, germogli, radici…ma anche radure e prati.

Il protagonista è Tobia, un ragazzino il cui padre è un inventore dalla mente aperta che si rifiuta di consegnare una preziosa invenzione al Consiglio dell’Albero, una scoperta che se usata per bassi scopi comprometterebbe la vita dell’albero stesso.
La storia ha inizio con l’esilio nei Rami Bassi di Tobia e della sua famiglia in seguito al rifiuto del padre. Dopo i primi capitoli nei quali, attraverso una serie di flashback, comprenderemo meglio la vicenda, la narrazione procede fluida per più di 300 pagine tra colpi di scena, corse mozzafiato, inseguimenti, incontri, scoperte… Tobia si troverà solo, ma spesso in compagnia di validi amici, nella sua impresa di salvare i genitori imprigionati, nonché le sorti della collettività. Si racconteranno 5 lunghi anni, da quando Tobia ha 7 anni fino ai 13 anni.

Tobia è uno di quei romanzi che catturano il lettore facendolo immergere completamente in una realtà fantastica. Accanto all’avventura, l’autore amalgama diversi temi classici e attuali: la lotta tra buoni e cattivi, la sete di potere, il rispetto per la natura e l’ambiente, il sacrificio per un bene collettivo, la resistenza, la disubbidienza e il coraggio, la fedeltà, l’amore, l’amicizia, la fiducia e il tradimento, la paura del diverso, i pregiudizi… l’universo affettivo e sociale dei ragazzini nutre l’intera storia e offre molti spunti per riflessioni condivise!
Ma questo resta innanzitutto un bel romanzo di avventura e formazione, scritto in maniera scorrevole e mai banale; uno splendido immaginario in cui perdersi, per un po’.

Il primo volume termina con un inizio, preludio a una nuova, forse ancor più completa esplorazione di sé e del mondo.

Consigliato dagli 11 anni.

L’EVOLUZIONE DI CALPURNIA

Jacqueline Kelly – traduzione di L.A. Dalla Fontana – Salani – 2011

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L’evoluzione di Calpurnia è un romanzo che profuma di classico.
Lo si percepisce nella trama -una storia di formazione-, nella caratterizzazione piena dei personaggi, nel sapiente equilibrio tra dialoghi e parti descrittive, nella scrittura solida ma fresca.
È un romanzo di cui tanto avevamo sentito parlare e di cui, infine, ci siamo innamorate.

Ciò che più ci ha colpite è la capacità di Jacqueline Kelly, nella sua opera d’esordio, di introdurre con grande delicatezza e spontaneità un tema importante, quale la crescita personale nel costante confronto tra i propri sogni e attitudini e le incombenti aspettative sociali e familiari.

Siamo nel Texas di fine ‘800, in una fattoria in cui vive Calpurnia, frizzante ragazzina di 11 anni, con i suoi sei fratelli maschi (!), i genitori e un nonno naturalista, nonché la cuoca e altri personaggi di contorno (umani e animali).
Il libro si srotola in modo pacato ma appassionante nella quotidianità di Calpurnia vissuta principalmente nella passione segreta per la scienza naturale, sotto la guida forte e discreta del nonno, ma anche in piccoli atti di ribellione e in mille domande sulla vita.

Si potrebbe dire che il romanzo abbia una profonda vena femminista. Sì. Ma qui non si fa facile retorica, perché Calpurnia è una ragazzina normale, anche se così speciale nella sua a volte incompresa normalità, è una ragazzina descritta in modo arguto e delicato a tutto tondo. Non c’è nulla di stereotipato.

Calpurnia ci fa sognare, riflettere, ridere. Non si vorrebbe mai smettere di conoscerla, si vorrebbe sempre ascoltare le sue parole o i suoi pensieri più intimi, a volte scritti sul suo taccuino scientifico, si vorrebbe seguire con lei le tracce nel bosco e scoprire le meraviglie della natura, non ci si stancherebbe mai di emozionarsi delle piccole gioie, passioni e delusioni della vita vissuta a 11 anni.

Ma il romanzo a un certo punto, inevitabilmente, termina. Fortunatamente possiamo subito gustare il proseguo della storia nel secondo volume Il mondo curioso di Calpurnia (2015) che, come di rado accade, non delude le aspettative.

E’ un libro corposo e ricco, estremamente godibile, consigliato dai 12 anni.

PIU’ VELOCE DEL VENTO

Tommaso Percivale – Einaudi Ragazzi – 2016

Più veloce del vento - Percivale - Einaudi - Galline Volanti
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Questa sì che è una storia femminista!
Scoprire e maturare una passione che porta a sovvertire le consuetudini sociali, perseguirla con determinazione incurante delle pressioni sociali e familiari, questo è ciò che fa la protagonista de “Più veloce del vento” di Tommaso Percivale per Einaudi ragazzi.
Una donna rivoluzionaria, quasi leggendaria -e la sua è una storia vera. Ed è proprio questa aderenza alla realtà a rendere il libro di Percivale tutto fuorché retorico.

Alfonsina Morini, coniugata Strada, è stata la prima donna che con fermezza è entrata nel mondo prettamente maschile del ciclismo agonistico, partecipando anche al Giro d’Italia nel 1924.
Non importa se non si è amanti del ciclismo, questo romanzo invischierà senza scampo il lettore in una corsa verso la libertà e la realizzazione personale.

Tommaso Percivale ci racconta Alfonsina, col suo sguardo buono e i suoi capelli corvini e ribelli, in maniera magistrale; ci fa toccare con mano i suoi enormi sacrifici, anche fisici, alimentati da una passione irrefrenabile. Da quando, ancora ragazzina, Alfonsina per la prima volta cavalca di nascosto la bici del padre, il suo destino è segnato. E così comincia a correre, prima in modo incerto tra mille cadute, poi in modo sempre più sicuro nelle stradine della campagna emiliana, lo fa di notte, in gran segreto da mamma e papà, nasconde i lividi e i graffi sulle ginocchia, fugge in sella alla bici verso Bologna anziché andare a messa, lavora senza sosta al ricamo per contribuire al mantenimento della famiglia ma anche per un giorno avere una bici, vera, sua.
E il racconto dell’acquisto della bicicletta in un negozio del centro di Bologna è meraviglioso e indimenticabile. Così come le gare di corsa improvvisate con ciclisti increduli, o la prima partecipazione alle gare semi agonistiche alla Montagnola di Bologna.

Ci sono muscoli sfiancati, sudore, ossa rotte, nervi a pezzi, qualche lacrima e una grandissima forza di volontà che segna l’uscita da un destino di miserie per percorrere imprese da avventuriera, nonostante il disprezzo e lo scherno di chi le sta intorno.
Pochissime sono le persone che accettano Alfonsina per come è – la sorella, un amico d’infanzia -, qualcuno la ammira, qualcuno la ama. La maggior parte la giudica: una giovane donna che gira in sella a una bici, gareggia senza reggiseno, indossa pantaloncini, non è madre né moglie.

Vorremmo tutte essere un po’ Alfonsina, anche, e forse soprattutto, se non abbiamo mai avuto una passione così travolgente o se non abbiamo mai dovuto scontrarci con nulla per viverla.

Quando tornò a casa, quella notte, aveva le cosce crivellate di lividi, le caviglie gonfie e i polsi dolenti. Ma non sentiva alcun dolore. Era già altrove, stregata dalla forza che aveva scoperto di possedere.
Dentro di lei, in un fondo segreto, qualcosa aveva iniziato a muoversi. Alfonsina pensò che forse anche le galline sentivano quel tramestio quando erano pronte per fare l’uovo, e allora diventavano nervose e piene d’urgenza.
Entrò in casa e filò dritta in soffitta, dove non andava mai nessuno. Non aveva fame, sete, sonno. Voleva solo ripensare a quando era riuscita a trovare l’equilibrio e la bicicletta aveva iniziato a filare sotto di lei, stretta tra le gambe, salda sotto le braccia, leggera e però così forte, così potente e veloce.

Consigliato dai 12 anni.

THUNDER BEN

Vanessa Cardinali – Bao Publishing – 2016

I fumetti sono fra le grandi passioni dei preadolescenti. Sono un mondo a volte difficile per noi genitori che fatichiamo ad orientarci e forse è proprio per questo che a loro piacciono tanto. Ci sono fumetti e fumetti.

Thunder Ben, di Vanessa Cardinali edito da BAO Publishing nell’ambito della collana Babao pensata per i bambini e ragazzi, è uno di quelli con la F maiuscola!
Una storia avvincente che lavora sul piano del fantastico: quattro cavalieri del cielo, protettori degli universi e dei diversi livelli; Joanna la regina del fuoco che cavalca un grosso piccione, Abed maestro dei venti sul suo drago serpente, Erik il vichingo a bordo di un bruco gigante e Jack a cavalcioni di una balena astrali.

E poi c’è Ben, un bambino di una decina d’anni, che vorrebbe essere come loro, passa le sue giornate a fantasticare avventure mirabolanti e a pensare come diventare un cavaliere del cielo. Il nome l’ha già scelto, Thunder Ben.
Ma la sua mamma, come tutte le mamme, non è tanto per la quale. Si preoccupa, si arrabbia per le mille situazioni in cui Ben si infila nel tentativo di incontrare i quattro, incapace forse di vedere che Ben sta crescendo e che ha bisogno non solo di lei ma anche delle sue passioni, dei suoi sogni.

E Ben non rinuncia proprio, determinato, ad incontrare i quattro; riesce, nel corso di una loro esibizione, a sgattaiolare nel back stage nascondendosi in un grosso baule dentro cui si addormenta. Al suo risveglio si trova catapultato in un altra realtà, insieme ai quattro cavalieri. Ma un improvviso attacco alla brigata e la scomparsa dei quattro, catturati da chissà chi, proiettano Ben in un mondo inesplorato in cui deve dare sfoggio delle sue abilità di esploratore e del suo coraggio.

Il passaggio alla nuova vita è sancito da un cambio grafico interessante. Ai colori caldi dell’arancione e alla grafica che accompagna la prima parte della storia si affianca l’uso della tecnica del collage dove stoffe, bottoni, pezzi di cartoncino ricostruiscono una nuova realtà fatta di occhi che volano, strane piante e cosi pelosi simili a cespugli da cui spiccano il volo uccelli fatti di pasta.
Ben ha paura, inizia a pensare che Thunder Ben non è poi così coraggioso, ma un aiutante magico, il guardiano della sacra foresta di Jukunut, gli viene in aiuto e cosi Ben, Thunder Ben, capisce che “bisogna affrontare quello che ci fa paura. E superarlo”.

Un fumetto che apre orizzonti fantastici, perfetto per “i futuri cavalieri del cielo”!

Consigliato dagli 8 anni ma a nostro parere indicato per i ragazzi dai 10 ai 12 anni

IL RISCATTO DI DOND

Shioban Dowd – Illustrazioni di Pam Smy – Uovonero Edizioni – 2014

Oggi vi regaliamo una storia densa, che affonda le radici in antiche leggende, tradizioni primitive sacrificali di un Irlanda che immaginiamo medioevale. Apri le pagine di “Il riscatto di Dond” di Siobhan Dowd – Uovonero editore – e senti il freddo intirizzirti le ossa, il vento carico di spruzzi di onde del mare pungerti la faccia, senti il rumore dei flutti che si infrangono sulle alte scogliere.

Darra, la protagonista del libro, è affidata dalla nascita ad un vecchio saggio in cima ad un promontorio, isolata dal paese di Inniscaul e dai suoi abitanti, destinata ad un sacrificio mortale al compimento del suo tredicesimo anno.

..ovvero, il tredicesimo figlio partorito da una donna. Ogni bambino in questa condizione dovrà essere sacrificato a Dond quando giungerà all’età di tredici anni e allora seguiranno tredici anni di buona sorte. Altrimenti, Inniscaul non esisterà più.

E’ il giorno precedente il tredicesimo compleanno di Darra e in men di 24 ore si susseguono nella sua vita eventi e destini che la portano a scoprire verità nascoste, un fratello gemello, una madre che vive nel rimorso perenne di un abbandono di cui non riesce a darsi pace.

Il libro, carico di simbolismi, animali e dei, racconta di un viaggio catartico in preparazione dell’espiazione della colpa con la morte. Pare quasi il viaggio dell’autrice attraverso la malattia che poco dopo la porterà purtroppo a lasciarci. Quasi un testamento.

Il testo è affiancato dalle meravigliose immagini di Pam Smy, dalla forte carica suggestiva, bicromatiche, giocate sul tono del grigio e del blu, a richiamare quelle cupe atmosfere irlandesi dei giorni carichi di pioggia e vento e dei mari in burrasca.

Le Galline lo consigliano dai 10 anni compiuti.

MANGIARE LA PAURA
Storia di un ragazzo kamikaze

Antonio Ferrara – Piemme Edizioni – 2016

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Un libro la cui idea narrativa è nata molti anni fa quando l’ISIS ancora era sconosciuta ai più ma che è ora diventato di una attualità disarmante, quasi il suo autore, Antonio Ferrara, potesse avere visioni di un oggi complesso.
“Mangiare la paura” – Edizioni Piemme Il Battello a Vapore -racconta la storia di Irfan un ragazzino pakistano 13enne cresciuto, a causa della miseria della sua famiglia, in una madrassa, una scuola coranica pakistana. La madre, nel tentativo di garantirgli un futuro migliore, lo affida al maestro Jabbar, rigido e impietoso personaggio, che ci fa scoprire il volto meno nobile dell’Islam. Irfan inizia a rendersi conto che nella madrassa non ci si prepara ad essere buoni musulmani quanto piuttosto a diventare kamikaze.

Irfan, in modo semplice e diretto, ci fa parte dei suoi pensieri di ragazzo che inizia a discernere il bene dal male, le distorsioni delle leggi coraniche, i meccanismi di plagio verso i più giovani:
«E allora pensai che non poteva essere un libro di odio, il Corano, e che l’odio ce lo metteva dentro chi lo leggeva con l’odio dentro il cuore».

Irfan allena il corpo e la mente nella madrassa ma li allena in direzione opposta a quella imposta, capace, grazie a una grande forza di volontà, di non farsi plagiare. È sul punto di cedere alle promesse di martirio e di gloria quando si rende conto che quello che sta facendo è sbagliato…

Un libro scritto nel linguaggio che Ferrara spesso adotta nei suoi testi di narrativa, vicino al linguaggio parlato, con frasi semplici e concise, facilmente riconoscibili dal popolo degli adolescenti cui il testo è destinato.

Da leggere per capire meglio cos’è l’islam, cos’è l’estremismo e cosa vuol dire essere ragazzi in un luogo di oppressione e forte condizionamento sociale.

E SULLE CASE IL CIELO

Giusi Quarenghi – Illustrazioni di Chiara Carrer – Topipittori – 2007

Vi lasciamo seminando bellezza con un pensiero poetico che Giusi Quarenghi insieme a Chiara Carrer ci regala nel libro “E sulle case il cielo” di Topipittori. Una raccolta di poesie di rara delicatezza e profondità, di quelle che si possono leggere a colazione o prima di addormentarsi, tanto sono vive e vere. Con l’augurio che ogni giorno delle vostre vite possa essere illuminato di piccole meraviglie da cogliere con gli occhi spalancati e la mente aperta.

Appena l’aria
è più fredda e più bianca
e le dita sanno di mandarino
io comincio ad aspettare
la mia Nottedinatale.

Ma la Nottedinatale
si è seduta sopra il tetto
Non ci sto nelle tue tasche
sta soffiando dal camino
Fammi posto, apri il cuore

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