Partirei dal romanzo, un YA pieno, che tra questi ho letto per primo.
MOSQUITOLAND è un on the road americano puro con tanto di colonna sonora, considerando i continui riferimenti musicali disseminati tra le pagine. 1.500 sono i km che separano Cleveland in Ohio, dove Mary Iris Malone detta Mim è nata, e Jackson in Mississippi, dove Mim si trova ora, appena trasferita contro la sua volontà per vivere con il padre e la sua nuova compagna, mentre la madre è rimasta in Ohio. La conosciamo così, arrabbiata nera con il mondo, questa adolescente. Ma siccome Mim quasi subito scopre che la madre, rimasta a Cleveland, è ricoverata in ospedale, con una malattia avvolta nel mistero, riempie in fretta uno zaino, scappa di casa e salta su un autobus.
Il viaggio diventa una vera e propria odissea, con tanto di incontri bizzarri, amichevoli o inquietanti. I compagni di viaggio di Mim non saranno però solo quelli che si troverà seduti accanto ma anche gli spettri del passato e del presente, le domande senza risposte che affollano la sua mente, le verità taciute e intuite, e ancora i desideri e la passione tipiche di un’adolescente, insieme alla paura, la fottuta paura, come direbbe Mim. E dunque è chiaro che il viaggio adrenalinico e disobbediente nel quale Mim ci trascina con vividezza, ancor più perché raccontato in prima persona, diventa un profondo e doloroso viaggio dentro di sé e. nel proprio passato, che è un po’ rifugio e un po’ prigione, verso una maggiore consapevolezza.
Non molto dissimile come itinerario è il viaggio intrapreso dai 4 protagonisti de IL RINOMATO CATALOGO WALKER & DAWN, anche se la storia ci porta in tutt’altro periodo storico. E’ dalla Louisiana schiavista, puritana e benpensante dei primi del ‘900, che il gruppetto di ragazzini, a dire il vero un po’ sconclusionato, inizierà un viaggio rocambolesco fino a Chicago, prima a bordo di una canoa lungo il Mississippi, poi su un battello a vapore e infine a bordo di un treno merci.
Nel romanzo si alternano le voci narranti che ci portano a vedere l’avventura, e qui si parla di un’avventura con la A maiuscola, con occhi diversi a seconda di quale ragazzino stia parlando: Te Trois, terzo figlio di madre vedova; Eddie, figlio del medico del paese costretto alle buone maniere ma con la malcelata capacità di vedere cose che altri non vedono; Tit e Julie, fratello e sorella, nati da padri diversi e figli di prostituta, l’uno nero e l’altra bianca, bambini la cui frequentazione in paese non è ben vista.
Il libro è pluripremiato e piuttosto noto, è perfetto dai 11 anni.
Ora una bella novità che ci porta ad attraversare gli Stati Uniti da ovest a est, partendo dalla California per finire in Virginia, tutto rigorosamente on the road su un camper scalcagnato e un’improbabile combriccola a bordo. Nel mezzo, moltissime tappe – consiglio di osservare il viaggio su mappa – che non seguono la logica della strada più rapida ma quella di Charlie, il giovane protagonista, e delle sue fobie e fissazioni, tra cui una particolare ossessione per i volatili.
Quale occasione migliore per incontrare, nel loro habitat naturale, tutti gli uccelli segnati nel taccuino, seguendo la guida dell’ornitologo Tiberius Shaw (le cui frasi, quasi come aforismi sulla vita, sono disseminate lungo tutto il libro)?
CHARLIE E IL MISTERIOSO PROFESSOR TIBERIUS racconta di questo viaggio che, pur nella comicità di alcune situazioni, è soprattutto un viaggio di speranza, che dimora negli animi di tutti i protagonisti in viaggio: la speranza di raggiungere il padre in ospedale, quella di scoprire le sorti di un proprio caro, quella di realizzare un sogno, quella di capire e capirsi, e un po’ cambiare.
Un’ottima lettura arrivata in Italia grazie a Giralangolo; perfetta a partire dagli 11 anni.
BUCHI NEL DESERTO non racconta di un viaggio on the road ma l’ho inserito perché qui c’è tanta America dagli spazi aperti. Un viaggio in realtà c’è, iniziale, che conduce a un luogo di lavoro forzato sperduto nel deserto del Texas, e poi lì finisce. Il resto è un viaggio che porta a memoria presente il passato, fatto di leggende e maledizioni, di amori e avidità.
Per una serie di assurde coincidenze il giovane Stanley Yelnats si ritrova incriminato per un furto di scarpe. Senza aver compreso il perché e il per come della questione, Stanley si ritrova in viaggio verso Campo Lago Verde, un luogo pensato per “ragazzi cattivi” colpevoli di crimini, così sperduto nel deserto da non rendersi necessaria alcuna recinzione per impedire la fuga. Da quel momento, per un anno, Stanley deve “solo” scavare buchi, sotto il sole cocente, facendo attenzione alle lucertole velenose e mortali. Sentite già un po’ di adrenalina?
Il romanzo è una lettura appassionante che trascina in una storia avventurosa e drammatica che si compone di moltissimi elementi, oltre a misteri da risolvere, vite da salvare e ingiustizie da sanare. E se è vero che ci sono privazioni, ingiustizie, cattiverie, è anche vero che queste sono stemperate da una cifra stilistica un po’ comica e surreale dall’effetto straniante.
Consigliato a partire dai 9/10 anni.
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