Astrid Lindgren ha una prosa efficace sia nei racconti in forma di albi illustrati, sia nelle sue opere di narrativa, brevi o lunghe che siano. L’autrice svedese riesce sempre, e dico sempre, a coniugare nella parola scritta una concretezza nordica (non troverete mai inutili abbellimenti o esercizi stilistici) con la musicalità e la poesia. Le frasi scorrono e si sciolgono in bocca, paiono raccontate a viva voce.
E soprattutto, Astrid Lindgren riesce perfettamente a calarsi nel mondo dell’infanzia. Le sue storie sembrano vissute, non semplicemente narrate.
E’ per queste ragioni che i suoi libri spesso sono godibili da bambini di età anche piuttosto differenti.
Greta Grintosa è perfetto in lettura autonoma dagli 8 anni, ma si presta benissimo ad una lettura ad alta voce a bambini fin dai 5 anni. Inoltre, le deliziose illustrazioni in bianco e nero e originali di Ingrid Van Nyman e Eva Billow danno respiro alla scrittura, già molto ariosa.
Nei 10 racconti si trovano in nuce alcuni suoi personaggi famosi, come Gunnar e Gunilla, che abbiamo amato molto. La fantasia della Lindgren si sprigiona quando racconta di Göran, un bimbo costretto a letto da una malattia, che ogni sera vive avventure meravigliose in volo, nel paese di Calasera, dove tutto è possibile perché tutto “non importa”, o quando racconta di due amici che al suon di “m o c c i o s o!” si sfidano in prove sempre più audaci fino a trasformare la competizione in risate e amicizia. Vola alta l’immaginazione anche quando leggiamo del cuculo burlone che si anima dal suo orologio diventando compagno di giochi segreto di Gunnar e Gunilla, o quando insieme a Bertil, un bimbo molto solo, conosciamo Nils Karlsson Pirolino, un simpatico bimbo minuscolo che vive in una tana di topolino sotto il letto di Bertil.
E poi ci emozioniamo con Lise-Lotta, una principessa piena di giocattoli ma senza amici, quando un giorno incontra una bambina vera che le insegna a giocare, davvero; e restiamo incantati dal meraviglioso Natale che Greta prepara per la sua nonna.
Astrid Lindgren affronta la solitudine, la gelosia, la sofferenza, dipinge la realtà, quella vera e non quella edulcorata, ma offre sempre una possibilità di riscatto, nei sogni e nei desideri, nello stupore, nell’immaginazione.
Non si può non amarla e non amare le sue storie.
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