Conoscete Luigi, il gatto?
Luigi è un simpatico gatto col cappello a quadri che guarda alla vita con curiosità, fantasia e un pizzico di filosofia.
Le sue avventure quotidiane, ambientate in città, tra strade, negozi e interni di case, sono delle chicche imperdibili, intrise di magia e grande ironia.
Scritti da Catharina Valckx e disegnati da Nicolas Hubesch, i due albi illustrati che compongono le storie di Luigi hanno una marcata impronta fumettistica e sono suddivisi in capitoli (perfetti per le prime letture autonome!).
Le storie sono divertenti e piuttosto spiazzanti nel momento in cui trasportandoci in un quotidiano fanno irrompere un mondo surreale e “impossibile”.
Nel 2016 Babalibri ha editato il primo volume, Luigi – Alcuni giorni molto interessanti della mia vita, e da poco è uscito il secondo volume, Luigi – Il giorno in cui ho regalato una pianta a uno sconosciuto.
Ve li raccontiamo entrambi, perché sono deliziosi!
LUIGI – Il giorno in cui ho regalato una pianta a uno sconosciuto


Tutt’altro che semplice è raccontare le avventure di Luigi, senza anticipare troppo e bruciare l’effetto sorpresa. Narrate in prima persona dal gatto Luigi, ricordano un po’ la forma del diario in cui Luigi riporta alcune giornate particolari.
Nel primo volume leggiamo una rassegna di 6 giornate “interessanti”, dove questo aggettivo nasconde molto di più: nulla qui è banale e prevedibile, i giorni sono infatti, come si evince dai titoli stessi dei capitoli, giorni strani, giorni stupidi (“che finiscono bene, però”), giorni poco interessanti, o quasi perfetti, ma anche giorni di pioggia o senza elettricità.
Sin dall’indice dunque, si respira un’aria un po’ stramba.
Tutto però è in apparenza molto normale nelle giornate di Luigi: ci sono gli amici di vecchia data (Miki il vecchio Pony e Giorgina la tortorella), i nuovi incontri (il pesce Po e il canarino Titti), c’è la mucca Gloria con il suo negozietto, ci sono tanti piccoli dettagli e accadimenti quotidiani, ci sono le strade, le passeggiate, il fiume e i parchi, ci sono i passanti, i tram, le macchine.
Ma se vi dicessi che il pesciolino in realtà nuota nell’aria? E che il canarino Titti ha un linguaggio tutto suo, fatto di parole insensate e buffe? Se vi dicessi che in un giorno strano Miki il pony, non si sa bene perché, si trova a poter camminare solamente all’indietro? E che nel fiume Luigi può respirare tranquillamente sott’acqua? E che in un giorno di pioggia la porta di casa può bussare per ben tre volte, tra sorpresa, disappunto e paura? E che un giorno perfetto può essere preparato a tavolino compilando una bella lista di cose da fare per renderlo tale (salvo poi…)? E se vi dicessi che un giorno stupido, di quelli in cui nulla sembra andare per il verso giusto, può anche non esserlo fino in fondo?
Ho provato a consolarmi dicendo a me stesso che il vantaggio di un giorno stupido e che si è felici quando finisce. Molto più felici che alla fine di un giorno divertente.
Luigi prende i giorni così come vengono, si arrabbia e si rattrista certo, ma sa sempre scorgere il lato positivo – è un po’ filosofo! -.
Non solo Luigi è un personaggio buffo e simpatico, egli comunica bontà e purezza d’animo. Questa sua caratteristica accomuna entrambi i volumi ed emerge in maniera forte. Nel primo volume, Luigi non esita ad aprire la porta ad amici e nemici, si prende cura del pesciolino sofferente, stringe amicizia con il canarino anche se non capisce il suo linguaggio, nella lista delle cose da fare per rendere un giorno perfetto scrive “trovare un tesoro e darlo a una famiglia di poveri” (non senza commentare con ironia: “una super idea, trovo. Molto eroica”).
Nel secondo volume, Il giorno in cui ho regalato una pianta a uno sconosciuto, i buoni sentimenti di Luigi emergono con più nitidezza – ma non dimentichiamoci l’ironia, come appare evidente sin dal titolo!
Il fil rouge di queste storie è doppio: il dare-ricevere e una pianta. Un po’ strano forse, ma non tanto. Tutto ha inizio dal ritrovamento casuale per strada di una pianta di alocasia e dal desiderio di Luigi, maturato e realizzato nel corso del primo capitolo, di donarla a uno sconosciuto.
Il dono è solo il principio di un intrecciarsi di incontri, magici, inaspettati, felici e infelici e di sogni surreali, in cui la pianta -o meglio le piante dato che comparirà anche una begonia- innesca meccanismi di relazione e conoscenza.
L’inizio è esilarante e magico: rifugiatisi sul tram dopo il ritrovamento della pianta e dopo un improvviso temporale, Luigi e Miki si siedono di fronte a un buffo signore, ovvero una nutria, che viene subito scelta come destinataria del dono. Il signore (che scopriremo poi chiamarsi Kovopatuciok!) prima si commuove per il dono, poi ricambia la gentilezza compiendo una vera magia. Da sotto un fazzoletto ecco comparire una lucertola (di nome Ming) che esaudirà ogni loro desiderio per tutto quel giorno. E cosa potrebbero desiderare Luigi e Miki in una giornata grigia di pioggia?
Il racconto continua nei capitoli successivi, compariranno altri personaggi, come un coniglio ingrato, torneranno vecchie conoscenze, come il canarino Titti, altre piante saranno donate, rubate, mangiate, sognate, ridonate, ritrovate, e infine ricevute…
L’originalità e il ritmo non sono dettati solo dagli elementi assurdi e magici che rendono frizzanti le storie ma anche da una varietà di stili e linguaggi – numerosi sono i dialoghi alternati al racconto in prima persona – e dalla struttura dei capitoli, alcuni a fumetti, altri più articolati, altri ancora sorprendentemente brevi, appena una doppia pagina – come l’incantevole giornata senza elettricità nel primo volume, o nel secondo, Il giorno in cui ho sognato di mangiare una begonia-. Le illustrazioni sono vivaci e molto espressive, riempiono la doppia pagina o occupano spazi più ristretti, offrendo una bella rappresentazione dei dettagli e della vita di città.
Il nonsense regna sovrano in queste storie, dalle barzellette raccontate da Miki alle assurde situazioni in cui si trova Luigi. Il lettore non resterà indifferente perché sono libri pieni di freschezza e leggerezza, che fanno sorridere e nutrono l’immaginazione, e se insegnano qualcosa, insegnano a lasciarsi sorprendere dall’inaspettato e forse a riderci un po’ su.
LUIGI – Il giorno in cui ho regalato una pianta a uno sconosciuto
Nicolas Hubesch (illustrazioni), Catharina Valckx (testo)
Traduzione di Tanguy Babled
Babalibri
Anno di pubblicazione: 2017
72 pp. | 18 x 22,5 cm.
Prezzo di copertina: 17,50 euro
Età di lettura: dai 5 anni
LUIGI – Alcuni giorni interessanti della mia vita
Nicolas Hubesch (illustrazioni), Catharina Valckx (testo)
Traduzione di Tanguy Babled
Babalibri
Anno di pubblicazione: 2016
100 pp. | 18 x 22,5 cm.
Prezzo di copertina: 17,50 euro
Età di lettura: dai 5 anni
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Veramente simpatico!