Vagamondo: Medio Oriente

Silvia Sai

VAGAMONDO

LIBRI PER BAMBINI E RAGAZZI AMBIENTATI IN MEDIO ORIENTE

La tappa di oggi ci fa viaggiare in Medio Oriente, un luogo che è tanti luoghi.

Culla di antichissime civiltà, evoca immaginari fiabeschi e avventure fantasiose, ma è anche teatro di feroci dittature e interminabili guerre.

Incredibile come le letture per bambini e ragazzi restituiscano esattamente questa doppia immagine, questo è ciò che dal Medio Oriente arriva: fiabe e guerre.

Nel mezzo cosa resta?

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Se dico Medio Oriente e fiaba cosa vi viene in mente?

A me il tappeto volante, e difatti partiamo da lui, elemento magico per eccellenza, simbolo di queste terre. IL TAPPETO VOLANTE DEL BULGISTAN è scritto da Ole Lund Kirkegaard, noto scrittore per ragazzi danese, e il suo essere danese filtra tutta la visione del contesto mediorientale che in questo romanzo breve illustrato spicca come protagonista. Perdonando una visione un po’ stereotipata, ci immergiamo in un racconto frizzante e divertentissimo che vede il bambino Hodja, di nove anni, astuto e scaltro, desideroso di vedere il mondo e poco desideroso di andare a scuola, vivere mille avventure proprio su un tappetto volante.

Eccoci dunque avvicinarci alla voce narrante della fanciulla Shahrazād mentre racconta al sultano le fiabe de Le mille e una notte.

Ne possiamo leggere 9, nella trascrizione di Luigi Dal Cin interpretate da illustrazioni di diversi illustratori e illustratrici in occasione della Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia: LE MILLE E UNA STORIA D’ORIENTE si presenta come un albo illustrato di grande formato, delizioso. Adatto anche a bambini piccini, dai 4 anni.

Novità Lapis 2020 è invece il volume bello corposo ed elegante, ma assai maneggevole, dal titolo LE STORIE PIU’ BELLE DELLE MILLE E UNA NOTTE dove Silvia Roncaglia seleziona e racconta anch’ella 9 fiabe, qualcuna tra le più famose, qualche altra tra le più originali. Bella la scrittura, che dà ampio spazio alla cornice narrativa, e i disegni di Desideria Guicciardini che accompagnano senza prevaricare il testo scritto. Il libro è perfetto dai 7 anni anche in lettura autonoma, prima in lettura condivisa.

Restiamo nell’atmosfera fiabesca ma con un albo illustrato molto originale, scritto da Sahar Doustar, autrice di origine iraniana, e illustrato da Daniela Tieni che in questo libro a mio avviso raggiunge un livello altissimo di arte. C’ERA UNA VOLTA IN PERSIA è edito da Topipittori e racchiude una storia difficilmente traducibile in parole perché i suoi livelli di lettura sono stratificati ma soprattutto evoca molte suggestioni diverse: c’è un amore, c’è un incontro tra sconosciuti ma anche con una se stessa sconosciuta, un gioco di identità, di aspettative e di riflessi, ci sono distanze e avvicinamenti. A guidarci un’ambientazione surreale che poggia su elementi orientali concretissimi che Daniela Tieni rimescola con creatività. Ci sono anche tante belle parole.

Concludiamo con le fiabe con un altro autore iraniano e un classico della letteratura per l’infanzia persiana: IL PESCIOLINO NERO. In pagine dal testo abbondante e dalle illustrazioni di Farshid Mesqali, premiato a Bologna nel 1974, leggiamo la commovente storia del pesciolino nero che decide di lasciare la madre e le acque sicure per andarsene a conoscere il mondo (che bel topos letterario!), o meglio il mare. Il viaggio sarà costellato di pericoli, nemici, incontri, ma anche tante riflessioni, che rendono questo pesciolino quasi un maestro di vita. Un racconto di formazione, decisamente agrodolce, se non altro per il finale, e imperdibile.

Sapere poi che questa fiaba è conosciutissima tra i bambini in Iran, mi invoglia ancor più a leggerla ai nostri bambini, per creare, con un po’ di emozione ammetto, quelle scintille di assonanze e vicinanze che solo l’immaginazione e la parola possono creare.

Ora tocca immergerci nella realtà, nella Storia, nelle vicende più dure, che non solo sono doverose da conoscere ma sono purtroppo la realtà per milioni di persone e bambini. L’ambiente in cui si nasce e si cresce, e a volte si muore, può essere anche fatto di guerre, soprusi e violenze.

Ma non c’è solo quello, e la vita dà sempre speranza, è questo infatti che gli scrittori e gli artisti spesso cercano di fare: donare speranza, anche solo nel cogliere quelle piccole cose belle, anche in mezzo a tante brutture che l’uomo è maestro nel creare. La speranza è anche quella di immaginare un altro mondo lontano e poi fuggire, è proprio questo infatti anche un tema molto presente nella letteratura. Ma andiamo con ordine.

Possiamo certamente affermare che tra le prime persone a raccontare con un linguaggio fresco, immediato, accessibile anche ai ragazzi, una vita in cui le libertà individuali sono fortemente limitate è stata Marjane Satrapi con il suo fumetto PERSEPOLIS. Un libro che attraverso semplici ma efficacissime vignette in strisce in bianco e nero la Satrapi ripercorre la sua infanzia in Iran, riuscendo a raccontare la Storia con la S maiuscola meglio di qualsiasi manuale, lo fa con tenerezza e ironia portandoci dentro la sua stessa famiglia.

Altro fumetto, questa volta adatto anche a bambini dai 5 anni, è LEYLA NEL MEZZO che racconta di una famiglia che decide improvvisamente la fuga, dal proprio paese con dittatura e conflitti, non meglio specificato ma probabilmente un Paese mediorientale. Leyla e i genitori viaggiano di notte, in macchina e poi in barca, arrivano in Italia e iniziano faticosamente una nuova vita, la nonna resta nel Paese, e questo è un elemento narrativo che rende credibile ed emotivamente coinvolgente la storia. Mi piace questo fumetto perché poteva essere banale e stereotipato ma non lo è, poteva essere superficiale e pietistico ma non lo è.

Altra storia di migrazione forzata, questa volta in un libro di narrativa, è LA BAMBINA DELLA LUNA*, che molto ho amato perché illumina la realtà cruda con uno sguardo gentile e poetico. L’ambientazione, seppur mai esplicitata direttamente, è l’Iran degli anni ’80 e il regime di Khomeini, da cui l’autrice Mehrnousch Zaeri-Esfahani è fuggita insieme alla famiglia. Il libro è piccino e ha una veste elegante, nelle frasi ogni tanto si aprono squarci di illustrazioni toccanti. Profondamente reale e immensamente onirica, La bambina della luna è la storia commovente e coraggiosa del cammino di una famiglia verso la speranza e la libertà.

E com’è invece vivere in un Paese con forti limitazioni delle libertà, se non dittatoriali, dalla prospettiva di una bambina straniera che vive in una meravigliosa villa con un giardino lussureggiante?

Questa è l’ambientazione del bellissimo albo illustrato OLTRE IL GIARDINO* e questa è la storia della scrittrice, Chiara Mezzalama, quando si trovò nell’Iran tra fine anni ‘70 e inizi anni ‘80 poiché il padre era divenuto ambasciatore in quel Paese, in quegli anni così turbolenti e spaventosi. Le pagine sono un affascinante dialogo tra un dentro e un fuori che definisce l’ossatura narrativa, scandita anche graficamente in capitoli alternati “dentro” e “fuori”. E’ una storia molto umana, di incontri, o meglio di opposti, che si trovano a convivere, nel bene e nel male, in una affascinante danza giocosa (e terribile) che continuamente li attrae e respinge. Il libro è consigliato dai 7 anni.

Gabriele Clima è uno scrittore che non ha paura di andare dritto dentro le cose, lo fa perché cerca di raccontare storie vere, non nel senso storico del termine, ma nel senso di empatica identificazione del lettore/trice con i personaggi e con le vicende narrate.

CONTINUA A CAMMINARE è ispirato a due notizie di cronaca, ma solo nel soggetto generale, per il resto è un romanzo fiction, eppure trovo sia importante restituire parole intorno a notizie che a volte ci vengono sbattute in faccia dai giornali, immaginare storie intorno a tanti silenzi e tanti interrogativi che inevitabilmente tutti noi, anche i ragazzi, ci poniamo.

Gabriele clima ci tende dunque una mano, raccontandoci una storia emotivamente coinvolgente, ambientatanella Siria occupata dagli uomini di Daesh, dove vivono due ragazzini: Salìm, in fuga da Aleppo, e Fatma, aspirante kamikaze. Entrambi cercano disperatamente qualcosa a cui appigliarsi per continuare a camminare, che sia una speranza, un fratello, una promessa, una parola.

Le loro voci si intrecciano e alternano nel raccontare la propria storia, dalla fine verso l’inizio, per esplorare quelle domande che noi tutti ci poniamo. Dai 12 anni.

Segnalo anche l’arcinoto, meritatamente, romanzo in cui Francesco D’Adamo racconta la STORIA DI IQBAL, Iqbal Masih, il ragazzo pakistano di 12 anni divenuto in tutto il mondo il simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Un libro appassionato e appassionante.

Mi piace concludere le letture per bambini e ragazzi con GOLFO, una bella novità (riedizione) di Camelozampa, a firma del grande narratore britannico Robert Westall. L’ambientazione è la Prima Guerra del Golfo, quella di Saddam Hussein per intenderci, e il romanzo, piuttosto breve ma intenso, come tutti i titoli della collana Gli arcobaleni, ne rappresenta una denuncia piena, rivolta a tutte le guerre, un tema caro all’autore che aveva vissuto in prima persona la Seconda Guerra Mondiale. Molto interessante l’espediente narrativo adottato per avvicinare due mondi distanti, quello occidentale inglese e quello teatro della Guerra: il giovane protagonista Figgis, che ci viene raccontato dalla voce del fratello, ha la capacità di entrare in sintonia, fino a vivere dentro di sé la vita di altri. E quando scoppia la Guerra nel Golfo, sarà Latif, un soldato di Saddam, a dargli il tormento.

Un romanzo di denuncia, forte, incalzante, da leggere, dagli 11 anni.

Non potevo non con concludere questo viaggio mediorientale con un autore di cui ho amato molto alcuni libri, che sullo sfondo, e spesso anche in primo piano, hanno la difficile relazione tra popolo arabo e israeliano. Nel romanzo LA SPOSA LIBERATA, Abram Yehoshua scava nell’animo umano, con quella precisione chirurgica che lo ha reso uno dei più grandi scrittori al mondo. Un libro ricco di contrasti e perdite e rassegnazioni, ma anche speranze e illusioni, che non sono solo quelle di Rivlin, professore di letteratura mediorientale e protagonista del libro che non si rassegna al divorzio del figlio, ma anche quelle di due popoli.

IL TAPPETO VOLANTE DEL BULGISTAN

Ole Lund Kirkegaard

Traduzione di Maria Valeria D’Avino

Iperborea, 2020  

 

LE MILLE E UNA STORIA D’ORIENTE

Luigi Dal Cin, AA.VV.

Franco Cosimo Panini, 2005

 

LE STORIE PIU’ BELLE DELLE MILLE E UNA NOTTE

Silvia Roncaglia, ill. Desideria Guicciardini

Lapis, 2020

 

C’ERA UNA VOLTA IN PERSIA

Sahar Doustar, ill. Daniela Tieni

Topipittori, 2019   

  

IL PESCIOLINO NERO

Samad Behrangi, ill. Farshid Mesqali

Donzelli, 2008

 

GOLFO

Robert Westall

Traduzione di Sara Saorin

Camelozampa, 2020

 

PERSEPOLIS

Marjane Satrapi

Lizard, 2002

 

LEYLA NEL MEZZO

Sarah Garland

Lo Stampatello, 2012

 

LA BAMBINA DELLA LUNA

Mehrnousch Zaeri-Esfahani, ill. Mehrdad Zaeri

Rizzoli, 2018   

  

OLTRE IL GIARDINO

Chiara Mezzalama, ill. Régis Lejonc

Traduzione di Paolo Cesari

Orecchio Acerbo, 2019   

 

CONTINUA A CAMMINARE

Gabriele Clima

Feltrinelli, 2017

 

LA SPOSA LIBERATA

Abraham B. Yehoshua

Traduzione di Alessandra Shomroni

Einaudi, 2002

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