Penso che la bellezza e al contempo la complessità di questo libro sia legata al fatto che i bambini che lo popolano non sempre vedono un happy ending. A volte vengono travolti dall’ingombrante e prevaricante genitore e dalla sua incapacità di vedere la persona che ha davanti con il suo essere altro. Ma purtroppo questo libro è anche terribilmente vero e attuale.
In una chiave meno tragica possiamo invece andare a riconoscere pezzi di noi in ciascuna storia.
Io mi sono ritrovata nel corso della mia vita di madre a mettere in pratica, certamente in modo involontario e per fortuna in modo saltuario, alcuni dei comportamenti soverchianti di questi genitori.
Qualcuno potrebbe pensare che questo libro illustrato, il cui formato con testo abbondante e poche immagini lo rende certamente adatto per la lettura autonoma di bambini dai 7 anni, possa essere più un libro per adulti che per piccoli lettori ma io non ne sono convinta. La nostra società oggi ci insegna a mettere in pratica quel meccanismo di iperprotezione dei nostri figli e, a volte, a metterli sotto vetro come nell’intento di salvaguardarli ed evitare loro dolori e dispiaceri. I bambini di questo libro però nella realtà esistono eccome, sono bambini che i nostri figli incontrano tutti i giorni a scuola, in cortile, in palestra e a cui forse faticano a dare una collocazione o a capirne le diverse dinamiche famigliari. Questo libro è profondamente vero e pieno di spazi di riconoscimento della realtà. Questo lo rende anche difficile.
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